Si spara per saltare la scuola
Data: Sabato, 06 marzo 2010 ore 07:23:44 CET
Argomento: Rassegna stampa


Una studentessa di 15 anni si è sparata ad una spalla per non andare a scuola. È accaduto martedì mattina nel Varesotto e, per fortuna, non ci sono state conseguenze gravi per la ragazza, ma solo 5 giorni di riposo e tanto spavento per i genitori: ecco cosa si arriva a fare pur di saltare un giorno di scuola.
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Redazione
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MAMMA, HO LA FEBBRE - Un tempo si fingeva un mal di stomaco lancinante, ci si ingegnava per far salire la temperatura del termometro vicino alla lampadina o al termosifone in modo da testimoniare una febbre da cavallo. Oppure si decideva di tanto in tanto di giocare la carta dello sciopero, quella che fa “Ma oggi c’è una manifestazione a scuola, cosa ci vado a fare, perdo solo tempo…” e si guadagnava un giorno di riposo con un po’ di fantasia e, magari, anche con il beneplacito di genitori disposti a chiudere un occhio sull’enorme “balla” raccontata dal figlio.
CHE COLPO! - Ora, sarà per la storia degli sms inviati a casa se si fanno assenze, sarà per una buona dose di incoscienza, una giovane quindicenne ha sorpreso tutti arrivando a rischiare addirittura la vita pur di restarsene a letto ed evitare di affrontare verifiche, interrogazioni e, magari, noiose lezioni. Si è svegliata martedì mattina, ha preso la carabina ad aria compressa che si trovava nel salotto e, da sola, ha punto l’arma verso la sua spalla e ha premuto il grilletto. Così, senza pensarci troppo, a sangue freddo, si è sparata.
NON NE VALEVA LA PENA - I genitori l’hanno subito soccorsa temendo il peggio, ma in ospedale, dopo aver estratto il piccolo proiettile, l’hanno rispedita a casa dove dovrà rimanerci per alcuni giorni prima di poter ritornare in classe. Interrogata sul perché dell’insensato gesto, la ragazza ha spiegato che non se la sentiva di andare a scuola e ha pensato di spararsi per guadagnare qualche giorno di assenza. Obbiettivo raggiunto, dunque, peccato che il rischio che ha corso, sicuramente, non giustifica nessuna paura di affrontare compiti o interrogazioni per quanto difficili potessero essere.







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