Una festa al Palacannizzaro per Orientamedia
Data: Giovedì, 04 marzo 2010 ore 19:32:37 CET
Argomento: Eventi


Disorientato? Ci pensa Orientamedia, il salone dell’orientamento organizzato al Palacannizzaro  “Rosario Livatino” di Acicastello, da mercoledì 3 a venerdì 5 marzo, e patrocinato dalla Regione Siciliana, dalla Provincia Regionale di Catania e dal Comune di Catania,  è stato un importante punto d’incontro nella provincia etnea per i dirigenti scolastici, i docenti ed il personale amministrativo che si sono confrontati sulle problematiche attuali della scuola e sulle nuove strategie didattico-educative, per sviluppare una proficua sinergia tra gli enti e le istituzioni.
Alla inaugurazione il presidente della provincia, gli assessori alla cultura e allo sport anche del comune di Catania, quasi tutti i presidi delle scuole espositrici: “Si tratta di una grande opportunità offerta ai giovani – ha sottolineato l’assessore Daniele Capuana – il loro futuro inizia proprio dalla formazione scolastica. È importante proprio per i ragazzi usufruire di eventi come “OrietaMedia” per potere fare la scelta più adatta alle loro attitudini.”
I partner principali della manifestazione sono sati il Ciapi, l’A.F.A.S.I Catania, il Dirpresidi-Confedir, Aetnanet e L’Alba. Tra convegni, workshop, attività parascolastiche ed esposizioni, l’evento ha visto la partecipazione di circa 40 istituti, tra enti di formazione, scuole pubbliche e private. Presenti anche i licei classici e scientifici, socio-psicopedagogici e linguistici, artistici, tecnici e professionali. “OrientaMedia” serve dunque, e per questo si organizza, a rafforzare i canali di informazione per i giovani che si affacciano a scelte importanti per il loro futuro. Nella sala conferenze del Palacannizzaro “Rosario Livatino”, inoltre, si sono svolti workshop dedicati alla riforma Gelmini e rivolti  ai docenti, genitori e studenti delle scuole medie.
Ma è stata soprattuto una sorta di festa bella e allegra nella quale ogni Istituto di istruzione secondaria superiore ha mostrato ciò che di più interessante e proficuo per il futuro dei ragazzi sa fare, attivare, sperimentare, ideare : elecotterini in volo fra gli stand, vini e frutta poggiata un po’ dovunque, profumi di cucina e sculture dentro zucche enormi, computer con mille novità, e poi poster, foto, eventi, libriccini, brochure, bigliettini e tanti ragazzi dietro i tavoli coi loro insegnanti a illustrare ai visitatori di cosa siano capaci. Quasi una scuola che non c’è, se non fosse che proprio quell’entusiasmo dicesse il contrario e dimostrasse il contrario. Scuole vivaci, sensibili ai cambianti, alle innovazioni e scuole attive, se sono state in grado di mettere in campo tante proposte e tante idee per attirare clientela che poi sono le iscrizioni alle loro rispettive scuole, anche  per potere mantenere l’organico e potere proseguire nella difficile arte della istruzione. Certamente il problema è il futuro che ogni scuola può garantire ai ragazzi che escono dalla secondaria di primo grado, la ex media, e quale prospettiva di lavoro loro si possa offrire. E’ noto che i licei sono intasati, diceva il preside Orazio Lombardo, e sarebbe il caso che si pensasse in maniera razionale e intelligente a rispondere alle esigenze, non solo della industria ma anche del territorio. E cosa avrebbe bisogno il territorio, ci chiediamo? Sicuramente a questa domanda dovrebbe rispondere la politica che dovrebbe programmare il fabbisogno di personale qualificato, sia per le aziende, sia per i servizi e da qui intraprendere una azione sinergica con le istituzioni scolastiche. Ma è difficile e allora tocca alle scuole di invogliare, con spirito sirenesco, i ragazzi a seguirli nei loro rispettivi Istituti. Chi ci ha affascinato di più, senza togliere importanza a nessuno? L’Istituto alberghiero che potrebbe essere il fiore all’occhiello della nostra Regione in vista di una politica attenta al turismo e l’Isis “Eredia”, il glorioso vecchio Istituto agrario la cui preside sta dando l’anima per promuoverlo anche perché ha chiaro che la viticultura e l’enologia sono vie strategiche per l’occupazione e pure per offrire una immagine nuova della Sicilia.      
 PASQUALE ALMIRANTE







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