Programma annuale 2010. Emanate le nuove istruzioni operative. Due passi avanti e uno indietro
Data: Martedì, 02 marzo 2010 ore 07:00:00 CET Argomento: Redazione
Supplenze. Le scuole potranno
continuare a chiamare i supplenti sulla base della normativa vigente.
La spesa verrà rilevata e coperta tramite i monitoraggi. Sono previste
ulteriori verifiche nel caso in cui il fabbisogno segnalato dovesse
risultare particolarmente rilevante.
Spese di pulizie. Il taglio del
25% sarà ricondotto al costo dell’unità di personale collaboratore
scolastico accantonato nella singola scuola. In questo caso verranno
dati ulteriori fondi. Tale riduzione resta confermata per quelle scuole
con uno stanziamento superiore al costo del personale accantonato. Si
tratta di un intervento molto parziale che non risolve le difficoltà
create dal taglio soprattutto sul versante occupazionale del personale
dipendente delle ditte e le conseguenze negative che questo può
determinare sul servizio.
Impegni di spesa. Viene
ribadito l’obbligo di impegnare subito le spese. Si tratta di una cosa
ovvia, ma la formulazione proposta risulta impraticabile per le scuole
che operano su Sissi. Infatti, la gestione degli impegni di spesa
derivanti da emolumenti (stipendi e/o retribuzione accessoria) è
tecnicamente legata alla liquidazione. Sarebbe stato sufficiente un
richiamo più generale per ribadire esclusivamente il senso
dell’obbligazione giuridica.
Aggregato Z. L’opportunità di inserire i residui attivi nell’aggregato
“Z” non riguarda in alcun modo i fondi contrattuali.
Le valutazioni della FLC. Positivo l’impegno del Miur a coprire le
spese per le supplenze. Finalmente si scrive nero su bianco che queste
sono legate all’erogazione del servizio scolastico e come tali sono
imprevedibili. Il Miur prende atto dell’impossibilità di gestire questa
spesa secondo la logica del budget. Indirettamente si conferma la
validità della battaglia della FLC che da tempo ne chiede lo
spostamento a carico del Mef.
Per il resto, le soluzioni proposte non aiutano le scuole a superare le
difficoltà dovute alla mancanza di soldi. Al contrario la minuziosità
delle istruzioni invade la loro autonomia organizzativa. Infatti, la
circolare sul programma annuale non è lo strumento adatto per fare
disquisizioni giuridico-contabili. Queste vanno rinviate, come aveva
chiesto la FLC durante la riunione del 16 febbraio, a successivi
momenti formativi.
Inoltre nulla si dice su alcune spese obbligatorie (ore eccedenti,
terza area istituti professionali, indennità funzioni superiori, ecc.)
molto onerose.
Rimane, quindi, la profondissima sofferenza finanziaria delle scuole
sia per quel che riguarda i residui attivi sia per quel che riguarda la
situazione di cassa.
Resta l’incertezza e l’opacità dei dati. Su questo andremo avanti per
imporre la trasparenza nell’azione amministrativa.
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