PROTESTA DEI PRECARI DI TERZA FASCIA
Data: Martedì, 18 gennaio 2005 ore 11:19:02 CET
Argomento: Opinioni


PROTESTA  DEI PRECARI  DI TERZA FASCIA

Siamo un gruppo di docenti delle varie classi di concorso iscritti nelle graduatorie permanenti di terza fascia della provincia di Ancona. Speriamo che questo intervento giunga all’attenzione del Ministero dell’Istruzione, che – sicuramente – non ha valutato appieno la portata devastante dell’adozione della tabella di valutazione titoli per la rideterminazione dell’ ormai famigerata terza fascia. Tanto si è detto sulla supervalutazione del servizio di montagna, ma scarsa attenzione è stata data all’avvilimento del merito conseguente alla rideterminazione delle votazioni di abilitazione ad un terzo. Ciò non solo penalizza chi ha conseguito l’abilitazione con il massimo rispetto a chi si è abilitato con una votazione inferiore (!), ma crea una disuguaglianza nella valutazione dello stesso titolo se posseduto da docenti inseriti in prima e seconda fascia o da docenti di terza!!! Ma la misura più preoccupante ed iniqua riguarda il servizio contemporaneo. Infatti un docente inserito in prima e seconda fascia può farsi valutare il servizio svolto contemporaneamente nello stesso anno scolastico in più classi di concorso (esempio: inglese alle superiori e inglese alle medie), in cui può decidere - con agio ed oculatezza, avendo la precedenza nella scelta dell’incarico grazie alla buona posizione in graduatoria - di lavorare, ed ottenere così 12 punti + 12 punti e vedersi anche riconosciuto un ulteriore ‘regalo’ di 6 punti come servizio non specifico sulle graduatorie di terza fascia in cui è inserito (es. spagnolo o francese o tedesco alle medie o alle superiori. Non è necessario neanche che il servizio sia stato prestato nello stesso ordine di scuola!!!). Invece un povero precario di terza fascia – cui sono arrivati miseri rimasugli di spezzoni in scomode località alle convocazioni del CSA o poche ore dai Presidi con cui ‘salvarsi l’anno’, spesso costretto a correre tra scuole di diverso ordine e anche a dover insegnare materie diverse (con aggravio di lavoro e necessità di aggiornamento continuo) – deve scegliere dove farsi valutare quegli unici 12 punti che gli sono concessi, con l’incubo di fare la scelta sbagliata e ritrovarsi così l’anno successivo senza possibilità di lavoro. Infatti gli passeranno davanti non solo docenti di terza fascia che avranno fatto valutare il loro servizio specifico, ma anche docenti di prima e seconda fascia con il loro servizio non specifico ‘regalato’ – e non sudato – di 6 punti! Riassumendo: in un a.s. prestando lo stesso servizio contemporaneo un docente di prima e seconda fascia può raggranellare 12+12+6=30 punti, mentre un docente di terza fascia al massimo 12! Perché ai docenti di terza non deve essere riconosciuto il servizio contemporaneo effettivamente prestato? E se le fasce sono divise da mura invalicabili come si era detto (tanto che – ennesima ingiustizia! – un docente precario di terza fascia pur avendo nel tempo raggiunto i 360 giorni di servizio non può passare in seconda fascia, ma deve rimanere relegato nell’ultimo scaglione a lottare con i ‘nuovi’ arrivati che di anno in anno possono superarlo grazie alle tante e svariate ‘tipologie’ di inserimento), perché ai docenti di prima e seconda fascia è stato permesso di venire a togliere lavoro e speranze ai docenti di terza con un dono inaspettato? Chi glielo toglierà per ridarci il nostro legittimo posto in graduatoria da essi ‘soffiatoci’ già nel corrente anno scolastico per via di questo meccanismo assurdo? Chi rimetterà ordine alle graduatorie stravolte? Non siamo tutti uguali? Non godiamo dello stesso diritto al lavoro? Perché colleghi della stessa graduatoria hanno tale disparità di trattamento? Speriamo che queste incoerenze profondamente ingiuste vengano finalmente notate e che le prossime graduatorie permanenti – che avranno validità biennale (!?) – rispettino i diritti di tutti.


Un gruppo di precari della provincia di Ancona"







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