LA SCUOLA A CATANIA è PRESENTE E VIVA anche se … dimenticata
Data: Domenica, 28 febbraio 2010 ore 17:09:29 CET
Argomento: Opinioni


Mentre ci complimentiamo con il Sindaco per l’ottima iniziativa degli “Stati generali” della città di Catania al fine “di mettere in sinergia Amministrazione  e cittadini, dopo averne ascoltato e accolto le istanze”, da operatore scolastico sento il dovere di segnalare  al promotore e agli organizzatori degli Stati Generali che esiste a Catania una realtà viva e dinamica  qual è appunto la scuola che impegna migliaia di alunni, genitori, docenti, personale amministrativo e ausiliario e dirigenti, che operano per il bene e la crescita della città di Catania e ritengo abbiano diritto di essere ascoltati . Dal preside dalla scuola Parini, Giuseppe Adernò, riceviamo una interessante nota

LA SCUOLA  A CATANIA è PRESENTE E VIVA
anche se … dimenticata


    Mentre ci complimentiamo con il Sindaco per l’ottima iniziativa degli “Stati generali” della città di Catania al fine “di mettere in sinergia Amministrazione  e cittadini, dopo averne ascoltato e accolto le istanze”, da operatore scolastico sento il dovere di segnalare  al promotore e agli organizzatori degli Stati Generali che esiste a Catania una realtà viva e dinamica  qual è appunto la scuola che impegna migliaia di alunni, genitori, docenti, personale amministrativo e ausiliario e dirigenti, che operano per il bene e la crescita della città di Catania e ritengo abbiano diritto di essere ascoltati .
    Abbiamo anche noi qualcosa da dire, ma la voce “scuola” non figura né tra i temi generali degli Stati Generali,  né tra i titoli dei tavoli tematici e,  anche se   in quello relativo alle “famiglie e sfide educative” si fa riferimento alle devianze, alle dipendenze, al ruolo della scuola,  i nomi indicati non sembrano collegati con il mondo della scuola militante.
    Ancora una volta la scuola, centro di cultura e di promozione sociale, di educazione e di formazione, viene scritta senza “c” e, quindi, come “suola”  viene messa tranquillamente sotto i piedi e… dimenticata.
    Il tema della disabilità, trattato nella precedente riunione impegna anche ed in maniera forte la scuola per la presenza di tanti studenti disabili, molti dei quali sono rimasti privi del docente di sostegno e tanti alunni con disagio nell’apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia)  per i quali non è previsto il docente di sostegno e quindi restano ai margini della dispersione e dell’emarginalità sociale.
    Si attende l’approvazione della legge regionale che accenda i riflettori su questo lato buio della normativa vigente.  La partecipazione di così tanti docenti al corso sulla dislessia rivela il forte bisogno di professionalità per  rispondere ad una così diffusa emergenza.
    La scuola catanese “ammalata” di abbandono e di disattenzioni, che registra carenze di edilizia e di sostegni adeguati, opera, nonostante tutto, in maniera lodevole, grazie alla capacità organizzativa dei dirigenti, e, grazie all’alta qualità didattica dei bravi professori che insegnano e formano i giovani allo studio e all’impegno per  sviluppare tutte  le competenze  funzionali al lavoro di domani,  vengono “coperte”  le carenze di strutture e di servizi, non sempre rispondenti alle caratteristiche di “qualità” e  di “sicurezza” che ogni scuola dovrebbe avere.
    Non si può immaginare, né disegnare una “città del futuro” senza la scuola che ne costituisce la base e l’elemento vitale della cittadinanza attiva.
  
Giuseppe Adernò
Preside Istituto  "Parini"
ASASI e UCIIM  di Catania







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