NUOVE ESPERIENZE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Data: Venerdì, 26 febbraio 2010 ore 11:20:00 CET
Argomento: Comunicati


Abbiamo parlato altre volte dell’esperienza trentina, oltre che della torinese “Piazza dei mestieri”. Oggi su alcuni quotidiani viene presentata “L’officina dei mestieri”, in cui sui diciottomila metri quadri di ex officine comunali milanesi si tengono vari corsi triennali rivolti a studenti dal primo al terzo anno delle superiori, che scelgono un insegnamento fortemente basato sulla pratica. Una strada che non preclude, però, neppure l’accesso all’università. (Su “Tempi” invece, si può leggere un quadro abbastanza chiaro della formazione professionale in Italia, con particolare riferimento alla Lombardia).
I cultori della formazione a senso unico e indiscutibile, cioè quella di carattere scolastico, dovrebbero provare a immaginarsi le conseguenze sulla vita quotidiana di ragazze e ragazzi che inizieranno questi percorsi, se invece fossero ulteriormente costretti a rimanere tra i banchi scolastici. Se la scuola è l'unica vera strada per formare dei cittadini consapevoli, perché non si vuol prendere atto che è, per almeno oltre il 25% dei ragazzi italiani, un fallimento? Ah già, ci penseranno le “didattiche diversificate” a ridurre queste percentuali.... Ma se invece di percentuali si cominciasse a parlare di individui, di esseri umani liberi di scegliere tra un ventaglio di percorsi che abbiano tutti, nella loro diversità, l'obiettivo di responsabilizzare, gratificare, insegnando anche un mestiere, non sarebbe una buona maniera per fare della democrazia una cosa concreta, un incontro vero dei ragazzi con l’esperienza? (V.V.)

da blog Gruppo di Firenze

lagana.filippo@email.it

 

 







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