Alunni bocciati? Tutti gli insegnanti a casa
Data: Giovedì, 25 febbraio 2010 ore 15:18:36 CET
Argomento: Rassegna stampa


Se l'alunno non è bravo a scuola è colpa dell'insegnate: e così tutti i 74 insegnati della Central Falls Senior High School dovranno lasciare la scuola: il comitato scolastico dell'istituto nella cittadina di Central Falls ha infatti deciso rimedi estremi dopo che meno della metà degli studenti dell'unica scuola superiore del luogo erano riusciti a ottenere il titolo di studio in quattro anni. Una lettera blu di licenziamento verrà spedita anche al preside e ad altri 19 dipendenti della scuola.

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(dal Corriere della Sera) La mozione, votata a maggioranza dai membri del comitato della scuola, è arrivata dopo settimane di acceso dibattito: la sovrintendente scolastica, Frances Gallo, aveva presentato un piano agli insegnanti per migliorare la prestazione che, in sostanza, chiedeva ai professori di trascorrere più tempo con i loro allievi dopo la scuola, oltre a frequentare corsi di aggiornamento, riporta il Providence Journal. Gli insegnanti, tuttavia, pretendevano più retribuzione per le ore in più. Ne è nata un disputa. E il risultato è stato il licenziamento. «È stata la decisione più difficile di tutta la mia vita, ma dopotutto devo adempiere alle direttive federali» ha spiegato Gallo.
La scuola pubblica, che tra i suoi ex alunni vanta anche la nota attrice di colore Viola Davis, candidata all'Oscar nel 2009 per la sua interpretazione in «Il dubbio» (Doubt), si trova ora al centro di feroci polemiche. Soprattutto da parte dei sindacati degli insegnanti che hanno già annunciato di intraprendere vie legali contro questa decisione. Nel frattempo, sono scesi in piazza per dimostrare contro questa decisione. Come riferisce il giornale di Providence soltanto il sette per cento degli alunni dell'ultimo anno scolastico 2009 avevano sufficienti nozioni di matematica. La scuola conta 800 alunni. Ed è l'unica nella cittadina di Central Falls, considerata tra le più povere dello Stato del Rhode Island, sulla costa orientale non troppo distante da New York. È frequentata in maggioranza da figli di immigrati; il 65 per cento sono ispanici e per loro l'inglese è la seconda lingua.
La decisione presa dal comitato scolastico trova però il plauso del segretario all'istruzione di Barack Obama, Arne Duncan: «Hanno mostrato coraggio e fatto la cosa giusta per i ragazzi». L'istruzione rimane infatti una priorità nell'agenda dell'amministrazione Obama che nei mesi scorsi ha deciso un investimento sulla scuola che non ha precedenti nella storia americana: oltre quattro miliardi di dollari. Tuttavia, il presidente Usa ha espressamente indicato fra gli obiettivi la valutazione degli insegnanti e l'aggancio delle loro retribuzioni alle performance degli alunni.








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