COMUNICATO CPS SU RECLUTAMENTO E GRADUATORIE AD ESAURIMENTO
Data: Martedì, 23 febbraio 2010 ore 08:15:34 CET Argomento: Comunicati
Il Coordinamento Precari Scuola Nazionale esprime vivo
sconcerto e preoccupazione dinanzi alle indiscrezioni, circa
l'imminente approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, di un decreto legge che modifichi le
procedure di formazione e reclutamento del personale precario della
scuola e che preveda la cancellazione delle graduatorie ad esaurimento
dei docenti. Senza disconoscere il diritto legittimo del
Parlamento e del Governo a regolamentare le procedure di selezione del
personale docente, vorremmo tuttavia portare alla vostra attenzione
alcuni fatti.
Redazione
redazione@aetnanet.org
COMUNICATO CPS SU RECLUTAMENTO E GRADUATORIE AD ESAURIMENTO
Il Coordinamento Precari Scuola Nazionale esprime vivo sconcerto e
preoccupazione dinanzi alle indiscrezioni, diffuse da alcuni organi di
stampa (cfr. in particolare Il Messaggero del 15 febbraio 2010), circa
l'imminente approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, di un
decreto legge che modifichi le procedure di formazione e reclutamento
del personale precario della scuola e che preveda la cancellazione
delle graduatorie ad esaurimento dei docenti. Senza disconoscere il
diritto legittimo del Parlamento e del Governo a regolamentare le
procedure di selezione del personale docente, vorremmo tuttavia portare
alla vostra attenzione alcuni fatti.
In primo luogo, nelle graduatorie ad esaurimento sono oggi incluse
centinaia di migliaia di docenti abilitati all'insegnamento, laureati,
vincitori di concorso, ovvero formatisi alla professione in scuole di
specializzazione post lauream. Tutti i docenti abilitati inseriti nelle
graduatorie hanno conseguito una laurea quadriennale o magistrale
(esclusi i casi in cui essa non era richiesta per legge fino a qualche
anno fa), ovvero i titoli universitari di livello superiore rilasciati
dagli atenei secondo gli ordinamenti universitari vigenti prima e dopo
la riforma Berlinguer. Dopo la laurea, ciascuno di questi docenti ha
conseguito l'abilitazione all'insegnamento seguendo il percorso
stabilito per legge, ovvero tramite concorso bandito a livello
nazionale, o tramite corsi di specializzazione biennali a numero
chiuso, con selezione iniziale ed Esame di Stato conclusivo,
comprensivi di corsi disciplinari, laboratori didattici e tirocinio
biennale, sia passivo sia attivo, nelle scuole. Dopo l'abilitazione,
molti docenti hanno continuato ad aggiornarsi, conseguendo master,
titoli di perfezionamento, talora dottorati di ricerca. Si tratta
quindi di professionisti che hanno spesso strutturato il loro percorso
universitario in funzione dell'insegnamento e che hanno investito tempo
e denaro per conseguire l'abilitazione secondo regole di reclutamento
che prevedevano l'attento esame, da parte di esperti del mondo
scolastico e universitario, delle conoscenze e delle abilità
conseguite. Al percorso formativo, si aggiungono spesso molti anni di
esperienza accumulata nelle scuole dai docenti precari.
Se è quindi necessario definire le norme per la formazione delle future
generazioni di insegnanti, non bisogna dimenticare però che già oggi
esiste un numeroso corpo docente, adeguatamente formato, in attesa di
stabilizzazione dopo anni di lavoro precario. Le graduatorie ad
esaurimento sono molto lontane da essere esaurite. Se il nuovo sistema
di formazione intende abilitare un numero di docenti corrispondente al
reale fabbisogno della scuola (come lascia intendere il succitato
articolo), esso dovrebbe partire solo nell'imminenza del completo
esaurimento delle graduatorie esistenti, poiché il fabbisogno
complessivo delle scuole è oggi, in quasi tutte le classi di concorso,
molto inferiore rispetto alla disponibilità di docenti già formati. Si
vede quindi, per il momento, la necessità di prevedere un nuovo
percorso di formazione solamente per le classi di concorso esaurite o
in via di esaurimento.
L'eventuale eliminazione delle graduatorie desta preoccupazione, oltre
che per i suddetti motivi, anche per il fatto che esse costituiscono un
sistema di reclutamento obiettivo e trasparente, per quanto
perfezionabile. Le graduatorie, infatti, tengono conto della
valutazione finale conseguita nell'esame di abilitazione (ottenuta
tramite concorso o scuola di specializzazione), degli anni di servizio
e dei titoli culturali di ogni docente.
Infine, la cancellazione delle graduatorie aprirebbe per i
professionisti della formazione un orizzonte di incertezza ben più
grave dell'attuale condizione di precarietà, sotto-occupazione,
disoccupazione, in cui versano anche a causa della forte riduzione di
organico prevista dallo Schema di piano programmatico, di cui dall'art.
64 della L133/08.
Il CPS auspica quindi che tutte le forze politiche e sindacali si
impegnino a mantenere le graduatorie del personale docente fino al loro
completo esaurimento, salvaguardando il punteggio acquisito finora da
ciascun docente, prima di dare avvio a nuove procedure di reclutamento,
anche come garanzia di oggettività e trasparenza della valutazione dei
titoli culturali e dell'anzianità di servizio maturati dai docenti
abilitati.
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