Ora di approfondimento nella secondaria di I grado e valutazione: il parere del Miur
Data: Lunedì, 22 febbraio 2010 ore 08:04:17 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Come
è noto il Regolamento sul primo ciclo, all’art. 5 comma 5, definisce il
quadro orario settimanale e annuale delle discipline e le classi di
concorso per gli insegnamenti della scuola secondaria di I grado. In
particolare, prevede la presenza di un’ora settimanale di attività di
approfondimento in materie letterarie che, riguardo alle modalità di
valutazione e di organizzazione, presenta aspetti assai problematici.
Redazione
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Come è noto il Regolamento sul primo ciclo, all’art. 5 comma 5,
definisce il quadro orario settimanale e annuale delle discipline e le
classi di concorso per gli insegnamenti della scuola secondaria di I
grado. In particolare, prevede la presenza di un’ora settimanale di
attività di approfondimento in materie letterarie che, riguardo alle
modalità di valutazione e di organizzazione, presenta aspetti assai
problematici.
Il Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’autonomia
scolastica del MIUR, ha recentemente espresso il suo orientamento sulla
questione, rispondendo ad un quesito posto da un Dirigente Scolastico
della Toscana.
Pur con tutte le cautele determinate dalla competenza delle istituzioni
scolastiche riguardo alle modalità e ai tempi per la valutazione, il
ministero ritiene che, poiché l’attività di approfondimento non
costituisce disciplina a se stante, “il docente incaricato di tale
insegnamento non ha titolo ad esprimere una valutazione autonoma, bensì
a fornire elementi di giudizio al docente di materie letterarie”.
La vicenda è sintomatica di una decretazione, prevista dall’art. 64
della Legge 133/08 e che sta investendo tutti i settori
dell’istruzione, attenta esclusivamente alla realizzazione di tagli di
spesa e di personale e completamente indifferente alle ricadute, in
termini di difficoltà organizzative e didattiche, che si sono riversate
sulle istituzioni scolastiche.
A parere della FLC, anche in questa specifica vicenda, è opportuno che
le scelte delle scuole siano effettuate su solide basi pedagogiche ed
organizzative ed orientate a dare pari dignità a tutti gli insegnamenti
previsti dall’ordinamento e a tutelare la dignità professione di tutti
i docenti di materie letterarie. In nessun caso un docente dovrebbe
essere considerato il “tappa buchi” utile solo a completare l’orario
obbligatorio settimanale di una classe.
Roma, 19 febbraio 2010
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