La Sicilia: I precari snobbano i contratti regionali
Data: Domenica, 21 febbraio 2010 ore 17:19:23 CET
Argomento: Redazione


Grossi problemi per l’attuazione del progetto Stato- Regione nel campo della scuola.
In provincia di Catania, infatti, si stanno incontrando inaspettate difficoltà per reperire gli operatori scolastici.
Come è noto, nel luglio 2009, a fronte dei tagli negli organici scolastici prodotti dalla Gelmini, l’assessore regionale Leanza firmò un accordo con il Miur per ridare linfa alla qualità della scuola nella nostra regione, sul versante del potenziamento degli apprendimenti linguistici e matematici nonché per quanto concerne gli alunni portatori di handicap ed a rischio di dispersione scolastica.
L’impianto progettuale prevedeva, per ogni rete di tre o quattro scuole, l’utilizzazione di un insegnante di area linguistica, un altro di area matematica, due docenti di sostegno ed un assistente amministrativo.
A corredo di questa iniziativa è stato previsto un apparato diretto da una «cabina di regia» regionale ed inoltre un nucleo, per ogni rete, costituito da un dirigente scolastico, da un segretario, da docenti tutor, figure, queste, offerte dai centri territoriali per il recupero dei portatori di handicap e da un osservatorio per la dispersione scolastica.
A questo disegno erano stati mossi dei rilievi, soprattutto dall’Andis, dal momento che si riteneva più semplice proporre il decentramento delle attività direttamente alle scuole, lasciando loro la libertà di individuare le aree disciplinari dei docenti. Inoltre si reputava più utile suggerire l’utilizzazione di collaboratori scolastici, ex bidelli, in luogo degli assistenti amministrativi.
Il progetto regionale è stato portato avanti sulla base dell’impianto originario e, purtroppo, per motivi incomprensibile è stato caratterizzato da una grave lungaggine organizzativa e burocratica al punto che, giunti al giro di boa di oltre metà anno scolastico, le attività sono al palo. Il 18 e 19 febbraio scorsi l’ufficio scolastico provinciale ha effettuato le convocazioni dei precari della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado per individuare gli insegnanti e gli assistenti amministrativi destinatari dei contratti.
Contrariamente alle aspettative di chi pensava ad una specie di corsa alla ricerca dell’ingaggio, queste convocazioni sono state alquanto snobbate. Nella scuola primaria su oltre 60 posti disponibili un solo docente precario ha accettato l’incarico, nella scuola secondaria di primo grado, sui posti di sostegno si sono avuti solamente 31 docenti a fronte di 52 posti disponibili, su lettere 25 docenti su 37 posti disponibili, su matematica addirittura 5 docenti su 30 posti disponibili. Nella scuola secondaria di secondo grado i docenti che hanno detto si al progetto regionale sono stati 24 a fronte di 76 posti disponibili.
Questo in linea di massima è il quadro delle risultanze di estenuanti giornate di convocazioni, che tuttavia hanno visto il personale dell’ufficio scolastico provinciale impegnato con solerzia. Appare evidente che questa operazione viene malvista anche dagli stessi «precari», che spesso hanno preferito l’indennità di disoccupazione ad un progetto che, di fatto, li escluderebbe dal poter insegnare a scuola fosse anche da supplenti temporanei.
Giova infatti ricordare che il personale precario, che accetta questo progetto regionale, riceve per sei mesi di attività un modesto contributo forfettario, che non prevede alcun riconoscimento di carriera o ai fini previdenziali pensionistici.
C’è da dire, tra l’altro, che circa un terzo dell’investimento regionale non va ai precari, ma a coprire spese organizzative ed indennità di varia natura.
Per altro, il progetto prima di entrare nella fase esecutiva richiede l’approvazione e la registrazione presso la Corte dei Conti, per cui non è arduo immaginare un ulteriore breve slittamento. Per quanto riguarda i posti rimasti vacanti, il completamento dell’individuazione dei destinatari delle nomine verrà effettuato in ulteriori convocazioni che l’Ufficio provinciale scolastico prevede di effettuare a distanza di una settimana e quindi, presumibilmente, dal 23 febbraio e nei giorni seguenti.

La Sicilia del 21 febbraio 2010
MARIO CASTRO





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-19948.html