Seminario internazionale dell'ADI:Perchè mi bocci?
Data: Domenica, 21 febbraio 2010 ore 14:13:21 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


La sfida dell'apprendimento personalizzato
Seminario internazionale
Bologna 26-27 febbraio 2010 - Bologna
Sala della Biblioteca di San Domenico Piazza San Domenico 13
"Sono venuto a scuola per conoscere questo pianeta e imparare come si vive sulla Terra. Voi mi avete rinchiuso in un'aula per 5 ore al giorno, a volte 6, immobile su un banco, per 9 mesi.
Redarguito quando provavo ad alzarmi o a parlare con qualche recluso come me. Unico movimento consentito alzare un braccio (nemmeno due) per rispondere alle strane domande del terrestre di turno dietro al tavolo. Neanche un'ora d'aria, solo 10 minuti di intervallo.
E ora mi bocciate e volete rinchiudermi qui per un altro anno, fra gli stessi muri, ad ascoltare gli stessi salmi di strampalati umani e a stressarmi quando esco di qui a ripetere e ripetere ancora quei salmi.
Così non era scritto in Wikipedia, l'enciclopedia che mandate in giro per l'etere. "Scuola" non aveva niente a che fare con costrizione, fatica, ansie, punizioni.

PRESENTAZIONE DEL SEMINARIO

E.T. e la scuola

"Perché mi bocci?" E.T. non ce la fa a capire questa strana istituzione chiamata scuola.

"Sono venuto a scuola per conoscere questo pianeta e imparare come si vive sulla Terra. Voi mi avete rinchiuso in un'aula per 5 ore al giorno, a volte 6, immobile su un banco, per 9 mesi.
Redarguito quando provavo ad alzarmi o a parlare con qualche recluso come me. Unico movimento consentito alzare un braccio (nemmeno due) per rispondere alle strane domande del terrestre di turno dietro al tavolo. Neanche un'ora d'aria, solo 10 minuti di intervallo.

E ora mi bocciate e volete rinchiudermi qui per un altro anno, fra gli stessi muri, ad ascoltare gli stessi salmi di strampalati umani e a stressarmi quando esco di qui a ripetere e ripetere ancora quei salmi.
Così non era scritto in Wikipedia, l'enciclopedia che mandate in giro per l'etere. "Scuola" non aveva niente a che fare con costrizione, fatica, ansie, punizioni.
Ecco come sono stato ingannato:

«La parola scuola significa riposo, ozio, tempo beato lontano da ogni fatica e preoccupazione. Scuola deriva dal greco "scholé", che vuol dire "riposo"; e questo perché in antico gli uomini, i soli che praticassero gli studi, essendone le donne escluse, trascorrevano i pochi momenti liberi dalle armi o dai campi nell'esercizio della mente: un riposo piacevole, uno svago ristoratore».

E allora perchè mi bocci?"

Quanti E.T. abbiamo nelle nostre scuole?

Ci siamo mai chiesti seriamente quanti E.T. abbiamo nelle nostre scuole? Studenti che si sentono alieni in classe, insofferenti ai ritmi delle lezioni, alle prescrizioni degli insegnanti, studenti che non sopportano i riti e le regole di questa istituzione che ancora chiamiamo scuola?

Quando le statistiche a livello mondiale ci mettono di fronte al crescente numero di insuccessi, all'aumento costante dell'assenteismo e della violenza nelle scuole, non è il caso di fermarci a pensare che forse gli E.T. non sono loro, ma che aliena in questo panorama è oggi la scuola?

Il senso di questo seminario


Questo seminario, che ha come sottotitolo "La sfida dell'apprendimento personalizzato", si pone in linea di continuità con il seminario 2009 "Da Socrate a Google - Come si apprende nel nuovo millennio".
Esprime cioè la volontà dell'ADi e della Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo di continuare a indagare come cambiano i modi di apprendere delle nuove generazioni, di quelli che ormai comunemente chiamiamo i nativi digitali, ed è insieme il tentativo di contribuire a delineare che cosa la scuola dovrebbe fare per non essere travolta da trasformazioni che, suo malgrado, procedono a velocità esponenziale.

La sfida dell'apprendimento personalizzato

La scuola ha oggi davanti due grandi sfide:

•  perseguire insieme equità ed eccellenza

•  tenere assieme la generalizzazione dell'istruzione (la scuola per tutti) con la personalizzazione dell'insegnamento (soluzioni educative capaci di rispondere alle diverse esigenze personali)

Sono sfide difficili, fra loro strettamente intrecciate, ma non impossibili da vincere.

L'apprendimento personalizzato rappresenta uno degli snodi più significativi nel panorama che si è delineato dopo il fallimento della "scuola di massa", incapace per definizione di rispondere alle esigenze, agli interessi, alle attitudini dei singoli.

Un obiettivo, inutile dirlo, che richiede profonde mutazioni nel DNA del nostro sistema scolastico.

Il seminario ha l'ambizione di individuare i passaggi attraverso i quali porre qualche tassello iniziale per intraprendere e vincere la sfida.

Le tre sessioni del seminario

Il seminario è organizzato in tre sessioni che si sviluppano, come è ormai consueto, nell'ultimo fine settimana di febbraio, l'intero venerdì e il sabato mattina.

Prima sessione: venerdi 26 febbraio mattino

Dalla scuola uniforme all'apprendimento personalizzato


Coordinata da Norberto Bottani, la prima sessione inizia con la relazione del francese Jean-Claude Ruano-Borbalan che analizza l'eclissi, in tutto il mondo, dell'insegnamento indifferenziato ed uniforme.

Roberto Cubelli affronta quindi il tema dal punto di vista delle scienze cognitive, fornendoci motivazioni a sostegno di un apprendimento personalizzato e differenziato.

Lo spagnolo Ferran Ferrer esamina infine la questione dal punto di vista degli insegnanti: la formazione, l'organizzazione e le competenze che vanno messe in campo per poter affrontare la sfida.

Seconda sessione: venerdi 26 febbraio pomeriggio

Esperienze europee di differenziazione dell'insegnamento


La seconda sessione, coordinata da Giorgio Chiosso, intende presentare esperienze concrete di differenziazione dell'insegnamento attuate in altri Paesi europei per dare corso a forme di apprendimento personalizzato.

Trish Franey riferirà di esperienze inglesi, Heikki Kotilainen di ciò che si fa in Finlandia e Emanuele Berger e Mario Donati di un modello sperimentale svizzero

Terza sessione: sabato 27 febbraio mattino

Personalizzazione: la via della qualità ed equità educativa


L'ultima sessione, coordinata da Annamaria Poggi, affronta un nodo centrale: la personalizzazione come via per coniugare insieme qualità ed equità educativa.

Il tema sarà sviluppato da un guru della personalizzazione, l'inglese David Hopkins e successivamente rapportato alla situazione italiana nella tavola rotonda coordinata da Carlo Marzuoli, Decentralizzazione e autonomia scolastica: condizioni necessarie per garantire a tutti le competenze essenziali e valorizzare le eccellenze, a cui parteciperanno Annamaria Poggi, Giovanni Biondi , Alberto Felice De Toni e Norberto Bottani.

Il libro Personalizzare l'insegnamento, edito da il Mulino nella Collana della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo 

Nel 2008, nella propria collana edita da il Mulino, la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo ha pubblicato, tradotto in italiano, con la presentazione di Giorgio Chiosso, il testo OCSE-CERI Personalising Education (2006).

Il volume, Personalizzare l'insegnamento, raccoglie le relazioni presentate in un seminario svoltosi nel maggio 2004 a Londra per iniziativa del Ministero dell'Educazione del Regno Unito, di Demos e dell'OCSE-CERI nel quadro del programma "La scuola di domani", Schooling for Tomorrow.

E' un libro che affronta il tema della personalizzazione da più punti di vista, ponendo la prospettiva del coinvolgimento attivo dei soggetti nel proprio apprendimento come via per coniugare insieme equità e qualità, base irrinunciabile per aumentare la prosperità economica e ridurre le disuguaglianze.

Un testo importante per la nostra scuola, perché introduce in modo approfondito e problematico una questione che, nel mondo dell'istruzione italiano, ha in un recente passato suscitato solo superficiali provinciali contrapposizioni ideologiche fra sostenitori dell' individualizzazione, classificata di sinistra, e fautori della personalizzazione, bollata di destra.

Alcuni autori dei saggi contenuti in Personalizzare l'insegnamento, saranno relatori al seminario.

http://www.aetnanet.org/scuola-news-19947.html