Dai giornali: 1)Un liceo rischia di risarcire 1mil.; 2) manifestazione contro riforma; 3) tutela alunni disabili; 4) soldi per ricchi in Lombardia; 5)
Data: Sabato, 20 febbraio 2010 ore 08:10:22 CET
Argomento: Rassegna stampa


Incidente in settimana bianca, risarcisce la scuola
Per un incidente sulle piste da sci, durante la settimana bianca insieme alla scuola, una caduta rovinosa - in cui nessun altro è rimasto coinvolto - che ha paralizzato uno studente di 17 anni, un liceo del ponente genovese rischia di dover risarcire circa sette milioni di euro. La scuola è stata citata assieme ad altri soggetti, tra cui, sembra, anche i gestori dell’impianto. Lo studente, dopo un’esperienza devastante di lunghi ricoveri in un istituto di riabilitazione, dopo aver preso dolorosamente coscienza della propria pesantissima invalidità, continua a frequentare quel liceo in cui gli insegnanti e i compagni, sono rimasti per lui una forza, un riferimento di vita ineludibile.

RETE STUDENTI, AL VIA MANIFESTAZIONI CONTRO RIORDINO SUPERIORI   
(ASCA) - Roma, 19 feb - ''Se il carnevale e' il periodo in cui ruoli e valori si invertono e la realta' viene mistificata, allo possiamo dirci che questo periodo non e' affatto finito, o almeno, non per la scuola italiana''. E' questo il senso della mobilitazione della Rete degli studenti medi che inizia in questi giorni e che ha l'obiettivo di ''smascherare il governo sulla favola del riordino della scuola secondaria superiore''.
''Non c'e' nessuna riforma, questo e' il primo punto: quello che abbiamo e' solo la legalizzazione dei tagli decisi nel 2008 dal ministro Tremonti - sottolinea Sofia Sabatino, del coordinamento nazionale della Rete -. Gli studenti della nostra associazione sono impegnati in una campagna di controinformazione sul riordino della secondaria. Il riordino portera' le scuole nel caos e mette ancora una volta sotto attacco il nostro diritto a una formazione di qualita'.
Quello che chiediamo e' una riforma vera, vogliamo una scuola all'altezza delle nostre aspettative, una scuola sicura, una scuola che ci garantisca un domani''.
Le iniziative per lo ''smascheramento'' sono iniziate questa mattina con un corteo a Torino a cui anno partecipato alcune migliaia di studenti. Domani iniziative a Bologna, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Belluno, Padova, Vicenza, Palermo, Grosseto, Potenza, Perugia e Bolzano.

GIAMBRONE (IDV), GOVERNO DEVE TUTELARE GLI ALUNNI DISABILI   
(ASCA) - Roma, 19 feb - ''Per fortuna numerose sentenze di tribunali amministrativi regionali e del Consiglio di Stato hanno recentemente riconosciuto il diritto degli alunni disabili ad avere un numero di ore e di insegnanti di sostegno adeguati, annullando i tagli decisi in alcune scuole. Che intende fare il governo perche' agli alunni disabili venga garantito in tutte le scuole, attraverso un'assistenza a tempo pieno, il diritto all'istruzione e all'integrazione?''. Lo domanda il senatore Fabio Giambrone, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Cultura, che sull'argomento ha presentato, insieme al presidente Felice Belisario, un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione.
''E' grave ed e' inaccettabile - aggiunge Giambrone - che alcuni dirigenti scolastici abbiano tagliato indiscriminatamente le ore di sostegno agli alunni con handicap solo per far quadrare i bilanci. Non e' possibile che per questioni contabili a pagare siano sempre e soltanto i piu' deboli''.

Unità: Scuola, Penati in Lombardia soldi pubblici per i ricchi
Laura Matteucci
«Non si tratta affatto di libertà di scelta tra pubblico e privato. Ma di fare un’operazione che sostiene chi è già ricco, restituendo un pezzo della fiscalità generale proprio a chi ne ha meno bisogno». Filippo Penati, candidato per il centrosinistra in Lombardia, parla dell’annoso tema dei finanziamenti regionali alle scuole paritarie, in Lombardia particolarmente appoggiate (e quindi diffuse) dalla giunta Formigoni. Per le «private» la Regione stanzia 50 milioni l’anno, con un contributo alle famiglie di 1.050 euro: in pratica il 60% delle famiglie con figli alle scuole paritarie riceve il contributo regionale, pur avendo redditi compresi tra i 47mila e i 198mila euro annui (peraltro per fare domanda basta l’autocertificazione). «Per loro si tratta di una mancia - dice Penati - mentre nelle scuole pubbliche manca pure la carta igienica».
NIENTE A CHI HA BISOGNO A fronte di rette che viaggiano sugli 8-9-10mila euro annui, in effetti il contributo di mille non sembra dirimente (semmai, questione di leggi economiche, fa lievitare il prezzo e rende queste scuole ancor più irraggiungibili alla gente comune), ma si inserisce a pieno titolo nel canale dei favori al privato e della demagogia politica. Ma c’è anche di peggio: nella stragrande maggioranza dei casi, le scuole paritarie non accettano studenti disabili (nelle private solo l’1% dei ragazzi è disabile), e anche gli stranieri sono quasi inesistenti. Scuole per wasp all’italiana, insomma (l’americano white anglosaxon protestant). «È evidente - riprende il candidato alla Regione - che chi riceve soldi pubblici deve concorrere alla realizzazione del bene comune, non può in alcun modo mettere in atto operazioni discriminatorie com’è questa». Contando anche che nel pubblico sono stati tagliati i fondi per gli insegnanti di sostegno ai disabili, «vorrei capire che ne è del diritto allo studio per questi ragazzi», aggiunge Penati. Un fatto è certo: in Lombardia almeno, i soldi non mancano. Con 50 milioni l’anno si potrebbero sostenere di più le famiglie che hanno davvero bisogno: «Ma bisogna mettere al centro le condizioni della famiglia, non la scelta tutta ideologica tra pubblico e privato. Se sarò presidente - dice sempre Penati - la Regione non darà quattrini a chi rifiuta di accogliere ragazzi disabili». In tutto questo, e nonostante la crisi, quest’anno i Comuni lombardi avranno 44 milioni di euro in meno per le politiche sociali. Per il 2010 la Regione ha deciso di trattenere e non erogare ai Comuni il 47% del Fondo nazionale per le politiche sociali, che ammonta a 73 milioni di euro. «La scelta di Formigoni - afferma Penati - è quella di centralizzare ancora più le risorse destinate alla gestione delle politiche sociali». «I Comuni- continua Penati- si troveranno ad avere 44 milioni di euro in meno rispetto al 2009 per i buoni sociali, le politiche giovanili, il contrasto alla droga, il trasporto sociale, i servizi di accoglienza diurni e notturni, il sostegno per il pagamento dell’affitto e delle utenze e per l’integrazione dei cittadini stranieri. In compenso con le risorse sottratte ai Comuni la Regione finanzia il buono famiglia, per il 2009 e il 2010».

Finanziamenti alle scuole private? La Cgil-scuola dice no
Il presidente del Consiglio, al termine dell'incontro di ieri a Roma con il cardinal Bagnasco per le celebrazioni dei Patti lateranensi, ha dichiarato una rinnovata attenzione alle scuole paritarie, lasciando intendere la sua disponibilità ad interventi finanziari, vista anche la ristrettezza di fondi erogati negli ultimi tempi a questo settore dove le scuole cattoliche sono in maggioranza.
Alla ventilata ipotesi di erogazione di risorse verso le scuole private ha immediatamente risposto con una dura presa di posizione il segretario nazionale della Cgil-scuola, Mimmo Pantaleo.
Secondo Pantaleo, la disponibilità del presidente del Consiglio Berlusconi ad aumentare le risorse per scuole private cattoliche "è in netto contrasto con i principi e i valori della nostra Costituzione".
"Mentre migliaia di precari sono stati licenziati, non ci sono i soldi nemmeno per comprare la carta igienica - ha aggiunto Pantaleo - e moltissime scuole cadono a pezzi, si vuole privilegiare l'istruzione per pochi e non un apprendimento di qualità per tutti. Si ritorna al passato, alla selezione di classe e all'esclusione dall'istruzione dei soggetti sociali più deboli". (Tuttoscuola)







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