La scuola sommersa dai ricorsi: opinioni dopo la trasm. PresaDiretta
Data: Mercoledì, 17 febbraio 2010 ore 09:00:00 CET
Argomento: Redazione


Gent. Responsabile,

    chi scrive è VACCA Carmine, anonimo plebeo che svolge le funzioni di Direttore.S.G.A. presso l’Istituto Comprensivo Statale di Frascineto, in provincia di Cosenza.
La scuola fallita. Trovo illuminante il titolo cha avete dato alla trasmissione di Domenica 14/02/2010, ore 21.30. Complimenti!

La mancanza di soldi, le strutture fatiscenti hanno, sostanzialmente, decretato il fallimento della scuola pubblica statale.
Le scuole italiane, però, sono in agonia anche perché vivono quotidianamente dei conflitti (c.d. contenzioso scolastico) che sfociano in cause di lavoro che finiscono sempre per gravare, in ultima istanza, sulle tasche del cittadino contribuente.
    Le scuole Italiane sono sommerse dai ricorsi, per conflitti interni alla  stessa comunità scolastica ma anche per conflitti esterni(es. supplenze ).

    In Breve :
1)Il rapporto di lavoro, ormai privatizzato, porta ogni minimo attrito che si verifica nella comunità scolastica, previo tentativo di conciliazione e successivo ricorso, davanti al Giudice del Lavoro. L’Avvocatura  dello Stato, in tali tipi di ricorso, non interviene. Il Dirigente scolastico, ex professore che solitamente nulla sa di diritto e procedura civile, si trova in tali circostanze, in uno stato di “VERA SOLITUDINE” in quanto si deve confrontare con avvocati esperti che conoscono sì il merito ma, soprattutto, il rito del lavoro. L’ Amministrazione oppure le scuole difese solo dai propri Dirigenti scolastici, solitamente, soccombono in giudizio. I soldi per pagare le spese processuali di soccombenza vengono presi da un “Fondo Statale”  e , pertanto, così operando, a pagare è sempre il cittadino contribuente.

2)E’ possibile prevenire e/o comunque evitare tanti ricorsi? E’ possibile ridurre i costi pubblici di tale assurda situazione? Certo, basterebbe organizzarsi diversamente. Il Docente di diritto può, previa autorizzazione del D.S. ed iscrizione all’ albo, esercitare la professione di Avvocato. Spesso lo stesso avvocato si trova a perorare cause contro la stessa Amministrazione a cui comunque appartiene(MIUR). Perché il MIUR, gli Uffici Scolastici Regionali non pensano ad un modello organizzatorio di linea di difesa in cui gli stessi professori avvocati che insegnano e/o lavorano nella scuola difendono in giudizio le stesse scuole ponendo, così, fine a questa assurda “SOLITUDINE” del Dirigente Scolastico costretto, oggi, a misurarsi sul terreno della procedura civile con avvocati esperti?
    
     La scuola pubblica è  oggi sommersa da ricorsi che, ragionevolmente, si potrebbero prevenire e/o gestire diversamente. Il “ gravoso, paralizzante e costoso” CONTENZIOSO SCOLASTICO: ECCO UN ALTRO MOTIVI DI FALLIMENTO DELLA SCUOLA ITALIANA !

 Disponibile ad ogni  eventuale ulteriore forma di contributo sull’ argomento

Cordiali saluti
Direttore S.G.A.
Carmine Vacca
carmine.vacca.125@istruzione.it





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