Ragioneria dello Stato: Meno soldi alla scuola e differenti risorse fra le Regioni.
Data: Martedì, 09 febbraio 2010 ore 09:41:59 CET
Argomento: Rassegna stampa


Da segnalare in particolare che per l'istruzione scolastica si prevedono stanziamenti in calo del 2% rispetto al 2009; la diminuzione riguarda soprattutto l'istruzione secondaria. In evidenza anche il forte incremento degli stanziamenti per l'istruzione universitaria (+2416%) legati in grandissima parte ai fondi destinati agli istituti di alta cultura. Sempre nell'ambito del Ministero dell'Istruzione, spicca il -44,11% degli stanziamenti per ricerca e innovazione. Ma emergerebbero pure forti differenze di spesa fra le varie regioni che però non corrisponderebbero alla qualità. Nel dettaglio, sulla base dei dati sulla distribuzione territoriale della spesa statale nel 2008, un bambino alle elementari in Calabria costa 394 euro, nel Lazio 260 euro, in Lombardia 226, in Veneto, 240, mentre i risultati complessivi, come dice l’Invasi, sono pressoché capovolti e i ragazzini più preparati sarebbero al Nord. Ma non solo ma sempre al Sud, a sentire i dati del Censis, la dispersione scolastica raggiunge picchi fino a oltre il 20% e apprendistato e offerta formativa professionale sono, letteralmente, al lumicino. In base allo studio sembrerebbe inoltre che ai primi posti per finanziamenti ricevuti ci sarebbero: il Lazio, con oltre 34 miliardi, seguito da Lombardia, quasi 31 miliardi, Sicilia, 27,3 miliardi e Campania, 22,7; in fondo la Valle d'Aosta, con poco più di un milione e mezzo di euro. Ma dice lo studio se si guarda la spesa distribuita per abitante e in funzione al prodotto interno lordo, si vede che i favoriti sono i residenti nelle regioni autonome e così Valle D'Aosta e Trentino-Alto Adige spendono, pro capite, rispettivamente, 12.171 e 10.862 euro, circa 3-4 volte in più, che in Veneto o Lombardia. Se si considera la spesa sul Pil tutte le 5 Regioni a statuto speciale: Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta spendono più delle altre regioni, tra il 20% e il 35% di Pil, contro il 9,4% della Lombardia, il 12% del Piemonte, il 15,2% della Liguria. Buona parte di queste risorse andrebbero per coprire la spesa degli stipendi. .





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