Gelmini: in cantiere altre riforme
Data: Venerdì, 05 febbraio 2010 ore 20:01:43 CET
Argomento: Rassegna stampa


Intervenendo nella giornata del 5 febbraio alla trasmissione Nove in punto, di Radio 24, la ministra Mariastella Gelmini, oltre a discutere sulla riforma della scuola secondaria superiore, si è pure intrattenuta sui progetti che vorrebbe avviare nel suo ministero e in modo particolare ha detto che vorrebbe presentare un disegno di legge o un provvedimento per valutare finalmente i professori che oggettivamente vorrebbero essere giudicati, anche per differenziare gli impegni, il lavoro e pure gli aggiornamenti anche in termini di libri, pubblicazioni, seminari e così via. "Gli stessi insegnanti chiedono di essere valutati sulla base del lavoro svolto - ha detto la Gelmini -, ma quando si discute di questo tema con i sindacati sono più i distinguo che le adesioni. Il prossimo obiettivo da raggiungere sarà la riforma del reclutamento degli insegnanti e l'adozione di un sistema di valutazione. Qualcosa si sta facendo già attraverso l'Invalsi, un'agenzia terza che somministra dei test agli studenti per avere un giudizio credibile sui loro risultati. È chiaro, però, che serve una maggiore convinzione. Credo che il ruolo del sindacato sia da rispettare, ma non può essere il padrone della scuola. Sulla valutazione stiamo pensando ad un ddl o, comunque, ad un provvedimento che metta a sistema ciò che è già stato fatto, ma che compia anche qualche passo in avanti". Ha poi aggiunto che “è stato previsto che il 30% dei risparmi sia investito sul merito. La valutazione non è un elemento sanzionatorio, ma di trasparenza: i contribuenti hanno il diritto di sapere come vengono spese le risorse". E siamo d’accordo con la nostra ministra, il problema sta sempre a monte perché è importante sapere come, chi e sulla base di cosa si valuteranno i docenti. Rischioso se saranno i presidi, burlesco se ci entreranno i ragazzi, tendenzioso se si proporrà ai genitori. Se poi la valutazione avverrà sulla base dei risultati conseguiti coi ragazzi, allora sospendiamo il giudizio.





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