PDCI: ''Tra Sud e Centro-Nord un baratro.
Data: Mercoledì, 03 febbraio 2010 ore 14:54:07 CET Argomento: Rassegna stampa
Basta constatare che nel 2009-‘10 su un taglio totale di circa 1.800 classi nella scuola elementare ben 1.200 sono al Sud e nelle Isole; su un taglio di circa 1.200 classi alle medie, oltre 800 sono nel Sud e nelle Isole; le nostre 10.500 istituzioni scolastiche sono state ridotte di circa 300 unità, ben 140 si trovano nel Sud e nelle Isole, circa 80 solo in Calabria; i “licenziamenti” di migliaia di docenti precari hanno colpito pesantemente tutto il Paese, in modo pesantissimo il Sud e le Isole”. E’ quanto dichiarano Piergiorgio Bergonzi e Michelangelo Tripodi, rispettivamente responsabile Scuola e Mezzogiorno del PdCI - Federazione della sinistra.
“E che dire della scuola a tempo pieno. Le statistiche - continuano Bergonzi e Tripodi - dicono che su 135.000 classi di scuola elementare circa 99.000 (73%) sono a tempo “normale” e 36.500 (27%) a tempo pieno. Salvo poi scoprire che nel Sud e nelle Isole il tempo pieno, praticamente, è inesistente e che quindi al Nord e al Centro la scuola elementare a tempo pieno si avvicina al 50% del totale, mentre al Sud è prossima allo zero”.
“Per “colmare il baratro” - dicono ancora Bergonzi e Tripodi - il Governo deve riconoscere a tutti i bambini e le bambine del nostro Paese gli stessi diritti. Deve cioè stanziare risorse, molte risorse, perché il tempo pieno si espanda nel Nord e nel Centro Italia e si realizzi pienamente nel Sud, deve investire risorse perché tutti possano studiare in strutture scolastiche decorose e non cadenti”.
“Avanziamo due proposte: - concludono Bergonzi e Tripodi - 1) si utilizzino le immense risorse che si vogliono sprecare per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina per realizzare un grande piano di ristrutturazione e costruzione di edilizia scolastica (dieci miliardi in tre anni), un piano che consenta a tutti i bambini e ragazzi del nostro paese di studiare in edifici decorosi e che impegnerà, per la sua realizzazione, decine di migliaia di lavoratori e centinaia di imprese; 2) questo governo reinvesta immediatamente nella scuola le risorse tagliate in termini di classi e insegnanti per espandere ovunque il tempo pieno e per far sì che i bambini e le bambine del meridione d’Italia possano fruirne al pari di tutti i loro coetanei. E’ l’esatto contrario di come questo sciagurato governo di destra sta operando contro il futuro dei nostri giovani”.
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