Si tentano modifiche ai regolamenti: si faranno?
Data: Martedì, 02 febbraio 2010 ore 15:13:02 CET
Argomento: Opinioni


Prima della approvazione definitiva del Consiglio dei ministri si tentano aggiustamenti per rispettare i suggerimenti della Commissione cultura del senato e di quella della Camera che avrebbero chiesto di potenziare alcune materie come la matematica, le scienze e la lingua straniera nei licei e di frenare le riduzioni delle ore di laboratorio nei tecnici e nei professionali, ma pure di impedire una riduzione superiore alle due ore a settimana per disciplina. Addirittura nel liceo delle scienze umane si è chiesto di potenziare le discipline giuridiche ed economiche, mentre dalla Camera si è chiesto di aumentare il numero dei licei musicali e coreutici, che sarebbero una quarantina in tutta Italia, valorizzando le convenzioni in atto con i conservatori e costruendo un vero e proprio asse formativo che parta dalle scuole medie a indirizzo musicale, passi per i licei musicali e termini con il conservatorio. Per applicare il numero chiuso in questo nuovo liceo viene pure richiesto di fissare competenze in entrata e in uscita, mentre si richiede, come da molte parti sta avvenendo, che la riforma cominci ad andare a regime solo nelle prime classi nel prossimo anno scolastico e non anche nelle seconde, come previsto nelle bozze di regolamento. Ma è stato pure raccomandato di svolgere un'accurata verifica dei quadri orari allegati e una migliore scansione dei due bienni, al fine di contemperare obbligo di istruzione, diritto-dovere all'istruzione e possibile reversibilità delle scelte compiute dagli studenti, pubblicizzando al massimo i cambiamenti e i nuovi indirizzi per orientare gli alunni nella scelta. “Un altro aspetto importante rimarcato da entrambe le commissioni è quello che riguarda le classi di concorso. Sia palazzo Madama che Montecitorio hanno auspicato che il mutamento delle discipline di studio valorizzi e non escluda gli attuali docenti. E dunque, le nuove classi di concorso dovrebbero essere elaborate nel senso di un ampliamento della spendibilità delle abilitazioni.”





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