A Anno Zero Lucia Longo, 61 anni, in pensione da precaria.
Data: Venerd́, 29 gennaio 2010 ore 10:44:32 CET
Argomento: Rassegna stampa


Forse è un record o forse già qualche altro coso si è verificato al tempo delle pensioni baby, ma la cosa che indigna è che pochi ormai riescono a indignarsi e che qualunque indecenza scorra come un fiume verso il grande mare della rassegnazione in attesa forse di tempi migliori. Intanto lei, Lucia Longo, 61 anni di Taranto, non potrà mai dire di essere stata una docente di ruolo a tutti gli effetti come i suoi colleghi che per un motivo o per l’altro l’hanno scavalcata nelle famigerate graduatorie, o di altri inseriti in graduatorie diverse o in Province diverse che l’hanno spuntata con l’amministrazione. “Nessuno si interessa di noi”, ha pure detto la collega, “c’è solo il ‘Comitato italiano precari’ che ci consiglia e dà informazioni utili alla nostra causa”. Sarà dovuto al fatto che non ha versato mai la iscrizione ai sindacati, ma questa affermazione dovrebbe fare riflettere tutte le sigle, mentre ci attenderemmo da loro una smentita ufficiale o una chiarificazione. “L’atteso non si compie e all’inatteso un dio apre la via”, dice il coro delle Baccanti, e alla collega Longo il dio ha aperto una strada del tutto diversa dal suo atteso e dall’atteso di ciascun cittadino italiano: la certezza del lavoro. Lavoro fra l’altro che è ampliamento disatteso in una pantomima di responsabilità politiche e di scelte economiche imperscrutabili. L’augurio è che finalmente, ma rimane solo un augurio, questa infinita questione dei precari finisca e che si riconosca a ciascuno il diritto al lavoro e alla dignità che solo il lavoro restituisce. PASQUALE ALMIRANTE





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