Sulla base dello studio di valutazione dell'Assessorato Provinciale alla Pubblica Istruzione, che prevede un calo delle iscrizioni nelle scuole superiori, la Uil annuncia
subito opposizione ai tagli di classi.
Renato G. Bonaccorso
r.bonaccorso@cannizzaroct.it
L’assessorato provinciale alla Pubblica istruzione,
cinque mesi fa, ha avviato uno studio per valutare
l’andamento delle iscrizioni nelle scuole
superiori alla luce dell’andamento demografico
che registra gli effetti del calo delle nascite degli
anni passati. E gli studi hanno segnalato un calo
che rientra in una «forbice» tra i 1.500 e i
3.000 allievi. Un dato necessario per impostare
la politica degli immobili e dei relativi investimenti.
«Spero che le reali iscrizioni smentiscano
questi dati - dice l’assessore Ciampi - ma, in
ogni caso, la Provincia cercherà di salvaguardare
classi e docenti».
I sindacati, invece, si preoccupano. E la Uil
Scuola annuncia già che è necessario prendere
immediatamente iniziative concrete tra cui
«l’immediata convocazione di un tavolo di confronto
tra tutte le organizzazioni sindacali e la
Provincia». Anna Maria Amato, segretaria provinciale
della Uil Scuola, già afferma che, «in attesa
del dato definitivo sulle preiscrizioni, non
ancora chiuse, la Uil Scuola esclude che si possa
ancora proseguire con tagli di cattedre e accorpamenti
di classi, spesso realizzati a spese dei disabili
e sempre a danno della didattica. I piani di
razionalizzazione dei plessi, annunciati dall’assessore
provinciale Gianni Ciampi in relazione
alla riduzione di iscritti, vanno sùbito respinti se
ancora una volta comporteranno deprecabili
acquartieramenti a scatoletta per insegnanti e
studenti, già ben visibili in molti istituti catanesi.
Questo, com’è ovvio, comporta un innalzamento
inaccettabile dei rischi, un’intollerabile
compromissione dei più elementari standard
di sicurezza e di salubrità degli ambienti comuni
contro i quali la Uil Scuola è pronta a ogni iniziativa,
a tutela del personale e degli alunni”.
(da www.lasicilia.it)