LA PRIMA SUPPLENZA? SETTE ANNI DOPO LA LAUREA.L'ABILITAZIONE? UN SOGNO.
Data: Giovedì, 13 gennaio 2005 ore 18:18:23 CET
Argomento: Opinioni


LA PRIMA SUPPLENZA? SETTE ANNI DOPO LA LAUREA.L'ABILITAZIONE? UN SOGNO.

TRENTOTTO anni, Sara L. una Laurea in Lettere alla Sapienza di Roma, è già da 13 che scartabella tra le ordinanze ministeriali, gli aggiornamenti delle graduatorie di istituto e gli enti in via di estinzione del mondo della scuola. Scopo unico: il raggiungimento della fine del precariato.

Una carriera di attese?

Sì, tante e spesso mortificanti.

Dal giorno della Laurea al primo incarico quanto è trascorso?

La bellezza di sette anni, nei quali fortunatamente ho pensato a mettere su famiglia a differenza dei colleghi coetanei che non riescono a lasciare la casa dei genitori.

Un incarico dura mediamente...?

Guardi, nel 2000 le scuole chiamavano anche per le supplenze brevi, si poteva variare da una settimana a un mese e più. Poi riforma, dopo riforma, le supplenze brevi sono state soppresse (questione di tagli alle spese), e quindi una chiamata ora ha senso quando si prospetta almeno una quindicina di giorni di permanenza nell'istituto.

Come funziona una convocazione?

Ha presente un'estrazione del Lotto? Per noi precari è simile. La segreteria della scuola convoca secondo le diverse direttive ministeriali per telegramma, telefono fisso o cellulare. Ora e data di presentazione: prendere o lasciare. A prendere normalmente siamo tutti, tranne qualche fortunato che nel frattempo si è collocato altrove. Arriviamo a scuola tutti insieme, leggiamo, secondo la nostra posizione, quali classi e orari ci spetterebbero. Se chi mi precede in graduatoria, accetta io torno a casa.

Quante volte capita di tornare a mani vuote?

Il 50% dei casi. È comunque imbarazzante stare lì in attesa tra sorrisi forzati.

Ogni servizio vi corrisponde un punteggio?

Sì, un punteggio che possiamo sommare e aggiornare nelle rispettive graduatorie: di II Fascia (per gli abilitati), di III fascia (per i non abilitati) secondo tempi e modalità diverse. Esempio: quest'anno ho potuto, dopo i tre anni di attesa obbligata, aggiornare la mia posizione, ma ci sono stati degli errori di chi ha elaborato le informazioni. Ora ho attivato un ricorso. Bene che mi vada, l'aggiornamento esatto si completa a fine gennaio. Per gli abilitati invece l'avventura è iniziata nella primavera scorsa, terminando a Natale dopo una serie di ricorsi a raffica e contestazioni con gli ex provveditorati.

Ora sta lavorando?

No. Solo a ottobre è capitata una supplenza alle Medie, per due settimane.

E l'abilitazione?

Non sono passata al concorsone del 2000. Ho tentato la via della Scuola di Specializzazione. Qualche Master. Ho come l'idea che si stia trasformando in una chimera...

L.S.

 







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