Tornelli a scuola e microchip per controllare le assenze.
Data: Giovedì, 21 gennaio 2010 ore 08:41:52 CET
Argomento: Rassegna stampa


Scuole sempre più tecnologiche e con sistemi di sicurezza e di rilevazione sempre più sofisticati. Scuole sempre più simili alle aziende, dove per entrare e uscire sarà necessario utilizzare un apposito badge, che registrerà l'orario di entrata e di uscita (e ovviamente anche i ritardi degli studenti). La sperimentazione potrebbe sbarcare già dal prossimo anno al liceo classico di Roma Aristofane. Si calcola che già ora siano diverse le scuole in Italia che chiedono alle ditte specializzate informazioni sui nuovi rilevatori e sulla loro efficacia.
«Servirebbe a snellire tante procedure. Abbiamo intenzione di installarlo. Dipenderà dai costi, noi ci stiamo pensando. Vedremo se la scuola troverà le risorse dal proprio bilancio, comunque a maggio prenderemo una decisione nel collegio dei docenti», spiega il preside del liceo Aristofane, Rosario Salone. Nell'istituto, uno dei più innovativi della capitale, gli alunni (1.100 in tutto) sono già dotati di un badge dove, all'entrata della scuola, registrano i ritardi alla prima ora di lezione. Dopo aver effettuato "la strisciata" in un lettore all'ingresso, lo studente fuori orario stampa una sorta di certificato del ritardo, che viene portato in classe dal docente e ne permette l'entrata.
Gli studenti accolgono queste innovazioni con una certa ironia: «A quando il filo spinato?», commenta Silvia Francia, presidente del comitato studentesco del liceo classico romano. Gli alunni si sono detti comunque soddisfatti del sistema del badge elettronico che rileva le entrate in ritardo per ogni studente all'interno del liceo e l'installazione di una telecamera di sicurezza nel parcheggio, quest'ultima già da qualche anno. Anche l'invio di sms ai genitori per avvisarli delle assenze dei propri figli - come annunciato dal ministro Brunetta - viene riconosciuto utile dai rappresentanti degli studenti, seppur con la controindicazione «di annullare l'aspetto umano, cioè il rapporto di fiducia tra genitori e figli». Forse, sostiene Caterina Bellincampi - «sta alla sensibilità dei professori capire quando segnalare a un genitore l'assenza di uno studente». (Da il Sole 24ore)

 







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-19654.html