L’emendamento sull'apprendistato è stato approvato
Data: Mercoledì, 20 gennaio 2010 ore 19:40:54 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


la maggioranza e il ministro Sacconi hanno deciso di fare carta straccia dell'obbligo scolastico. E' inaccettabile che, invece di intensificare gli sforzi per collegare la fase educativa alla formazione e mettere in grado i ragazzi italiani di poter competere ad armi pari con i loro colleghi nel resto del mondo, qui si decida di fare un salto all'indietro cosi' macroscopico. A questa lungimirante maggioranza che, fino a prova contraria, le leggi vigenti prevedono l'obbligo di andare a scuola fino a 16 anni e il buon senso dovrebbe suggerire, proprio nei momenti di crisi economiche violente come quella che ancora attraversiamo, di intensificare la preparazione anche come misura di contenimento degli effetti sociali della crisi, non di giocare al ribasso".Ancora più severo il commento della senatrice del Partito democratico Mariangela Bastico sull'argomento: "L'obbligo scolastico a sedici anni, una riforma di civiltà del governo Prodi in sintonia con l'Europa, è annullata da una norma voluta dalla ministro Sacconi per l'apprendistato a quindici anni. Ancora una volta il governo Berlusconi, totalmente incapace di riforme si impegna a distruggere quelle fatte togliendo opportunità di futuro ai giovani e di sviluppo economico per il Paese".Secondo la Bastico, "l'azione del governo sta raggiungendo l'apice della contrapposizione nei confronti di quanto l'Europa fa per uscire dalla crisi investendo sulla formazione delle persone. Con questa norma si toglie diritto ad un anno di scuola per tanti ragazzi maggiormente in difficoltà e si abbassa dai 16 ai 15 anni l' età minima per entrare nel mondo del lavoro. Sa bene, infatti, il ministro Sacconi che l'apprendistato è, a pieno titolo, un contratto di lavoro che prevede una piccola quota di formazione. Il Partito Democratico - conclude Mariangela Bastico - intende opporsi duramente a questa scelta scellerata che fa tornare indietro il Paese". (da Tuttoscuola)
ASCA) - Roma, 20 gen - Le critiche all'emendamento all ddl lavoro che consente di integrare formazione e apprendistato sono ''ideologiche''. E' quanto sottolinea il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi.
''Oggi in Italia - dice - migliaia di giovani tra i 14 e i 16 anni, superata la scuola media, ne' studiano ne' lavorano e talora lavorano in nero. La critica alla norma, che consente a 15 anni di integrare formazione e lavoro nello speciale apprendistato disciplinato in funzione dell'assolvimento del diritto-dovere ai 12 anni di apprendimento, e' ideologica''.Secondo Sacconi ''non si tratta per nulla di anticipare l'eta' di lavoro, ma di consentire il recupero di un giovanissimo demotivato a seguire gli altri percorsi educativi attraverso una piu'' efficace modalita' di apprendimento in un contesto lavorativo. Si tratta in ogni caso di una possibilita' in piu'' e del riconoscimento comunque che il lavoro e' parte del processo educativo di una persona''.





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