Dopo
lo stop imposto dal Consiglio di Stato, la riforma della scuola superiore di
secondo grado sembra, ora, nuovamente pronta a partire. Oggi, all'Istituto
Tecnico Industriale "G. Marconi" un convegno sul tema. Vi proponiamo, l'articolo
pubblicato ieri sul quotidiano "La Sicilia", che annuncia l'incontro e ci
propone l'elenco dei cambiamenti previsti.
Renato
G. Bonaccorso
r.bonaccorso@cannizzaroct.it
14.01.2010. Tempo di riforme,
per la precisione. Riforme che, proprio in questi giorni, dopo
il blocco imposto dal Consiglio di Stato, hanno ricevuto, o
stanno per ricevere il via libera, segnando un cambio di rotta
nell’istruzione secondaria. Tra polemiche, rigetti e approvazioni,
i presidi e gli insegnanti tutti sono già al lavoro per predisporre
le innovazioni strutturali necessarie a far sì che tutte le
classi prime, a partire dall’anno scolastico 2010/2011, percorrano
i binari di quella che a molti appare una rivoluzione.
Tra
questi, entusiasta «sperimentatore» della riforma in Sicilia, è il
dirigente dell’Istituto Tecnico Industriale «Marconi» di Catania,
prof. Orazio Lombardo, attualmente a capo,
con il suo istituto, di una rete di 14 scuole isolane, vere pioniere,
che già a partire da quest’anno hanno lavorato e "sperimentato"
in vista del futuro. Lombardo sarà presente, come relatore,
al convegno - organizzato dal bimestrale di cultura e informazione
scolastica «Scuolainsieme»
per domani alle 15 nei locali del
«Marconi» - che mirerà a un confronto
in merito alle prossime novità in
campo d’istruzione.
Novità e aspetti che vengono anticipati
dallo stesso preside Lombardo:
«La riforma è altamente innovativa,
per i licei e per gli istituti tecnici e
professionali, e si inserisce all’interno
di assi fondamentali quali la centralità
dell’alunno nel processo di insegnamento-apprendimento e soprattutto
il collegamento fittamente interdisciplinare
tra le materie. Sembrano fatti assodati, ma finora
non è stato così e non sarà semplice far cambiare metodo ai
docenti che lavorano avendo come obiettivi le conoscenze e le
abilità, e non ancora le competenze. Queste ultime, invece, assumeranno
un ruolo centrale.
I dipartimenti di ogni disciplina
avranno un ruolo guida e gli insegnanti lavoreranno, confrontandosi,
per la costruzione di competenze specifiche. Ogni
competenza acquisita dai ragazzi in ogni singola disciplina sarà
certificata sulla base di parametri europei. Le valutazioni devono
essere valide, uniche e "comprensibili", per così dire, in tutta
Europa. La riforma mirerà a rafforzare, specie per i tecnici anche
le opportunità si stage e alternanza scuola-lavoro, in collaborazione,
come avviene già adesso, con aziende e industrie
caratterizzanti il territorio. Le nuove norme prevedono altresì
la possibilità che esperti esterni provenienti dalle aziende
stesse possano entrare nelle aule come docenti specialisti, disponibili
a interfacciarsi con i docenti interni.
Certo un’ottima
idea, ma se contemporaneamente Tremonti taglia i fondi alle
scuole, gli esperti esterni come dovremmo pagarli?». Resta da
chiarire un ultimo punto in merito alla percentuale di autonomia
sugli insegnamenti opzionali: «Faranno parte di un "pacchetto",
per così dire, predisposto dal Ministero. Le materie dovranno
confrontarsi con il tessuto delle realtà territoriali».
Le questioni saranno chiarite al convegno di venerdì, grazie
alla presenza di Alberto Felice De Toni, preside dalla facoltà di
Ingegneria di Udine e Presidente della Commissione per lo sviluppo
dell’istruzione tecnica e professionale e della Delivery
Unit nazionale per il rilancio degli istituti tecnici.
ALESSANDRA BELFIORE
(da www.lasicilia.it)
COME CAMBIERANNO LICEI, ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
Razionalizzazione dei percorsi disciplinari.
Sembra questa - almeno a una prima
disamina - la parola d’ordine di una
riforma scolastica che passerà
probabilmente alla "storia" della scuola
italiana. La riforma sembra voler fare
ordine introducendo solo alcuni indirizzi
delineati a monte per ciascuna area: licei,
istituti tecnici e istituti professionali e
scuole professionali.
LICEI. Sei gli indirizzi che tendono a
riassumere tutti i vecchi indirizzi e
rispettive sperimentazioni. Strutturazione
in due bienni + 1 anno finale. Possibilità,
per tutti gli indirizzi, di insegnare una
materia non linguistica in inglese. Questo il
quadro degli indirizzi, in sintesi. 1. LICEO CLASSICO: sostanzialmente nulla di
invariato, fatta eccezione per una
sperimentazione, già divenuta norma
negli scorsi anni, di inserire una lingua
straniera durante l’intero ciclo dei 5 anni.
Orario: 27 ore al biennio; 31 ore ultimi tre
anni.
2.
LICEO SCIENTIFICO: due sole opzioni,
attualmente già in corso, ovvero lo
scientifico tradizionale, comprensiva dello
studio del latino; lo scientifico-tecnologico,
che non prevede lo studio del
latino, attiva lo studio della fisica e della
biologia fin dal biennio e attiva infine dal
triennio gli insegnamenti di informatica e
sistemi automatici. Orario: 27 ore al
biennio; 30 ore ultimi tre anni.
3.
LICEO LINGUISTICO: nasce come indirizzo
autonomo, rispetto alle sperimentazioni
precedenti. Non è previsto lo studio del
latino. Dal terzo anno si attiva
l’insegnamento di una materia non
linguistica in lingua straniera. Dal quarto
anno si attiva l’insegnamento di una
seconda materia non linguistica in una
seconda lingua straniera. Orario: 27 ore al
biennio; 30 ore ultimi tre anni.
4.
LICEO ARTISTICO: sostituisce il vecchio
liceo artistico, l’istituto d’arte e le
sperimentazioni. Sono contemplati 3
indirizzi: Arti figurative; Architettura
design e ambiente, a sua volta diviso in
sezione Architettura e ambiente e sezione
Design; Audiovisivo, multimedia e
scenografia. Orario: 34 ore al biennio; 35
ore ultimi tre anni.
5.
LICEO MUSICALE E COREUTICO:
l’autentica novità della riforma. Il piano di
studi prevede: blocco comune (18 ore) con
insegnamenti liceali di italiano, storia,
filosofia, lingua straniera, matematica,
fisica, scienze e storia dell’arte; blocco (14
ore) distinto tra "Sezione musicale"
(insegnamenti di composizione,
esecuzione, storia della musica, laboratori
e nuove tecnologie); "Sezione coreutica"
(insegnamenti di storia e tecniche della
danza, laboratori coreutici e musicali).
Orario: 32 ore settimanali.
6.
LICEO DELLE SCIENZE UMANE: sostituisce i
percorsi magistrali (ex liceo sociopsicopedagogico).
Si mantiene un
indirizzo "tradizionale" e uno "economicosociale",
che non prevede lo studio del
latino e delle scienze umane; attiva
insegnamenti di diritto, economia e
scienze sociali. Orario: 27 ore al biennio; 30
ore ultimi tre anni. Resta comunque il fatto
che ogni scuola, in autonomia, ha la
possibilità di strutturare i percorsi
didattici, fino al 20% al biennio e fino al
30% al secondo biennio.
ISTITUTI TECNICI. 11 indirizzi: 2
indirizzi economici; 9 indirizzi tecnologici.
Orario: 32 ore da 60 minuti Possibilità del
35% di autonomia da parte degli istituti di
strutturare l’orario del triennio, in
collaborazione con aziende del territorio.
Questo il quadro degli indirizzi.
1.
SETTORE ECONOMICO, AMMINISTRAZ.,
FINANZA E MARKETING: sostituisce
l’istituto tecnico commerciale. Prevede
insegnamenti comuni per il settore
economico + insegnamenti per indirizzi
specifici, come seconda lingua,
informatica, economia, economia politica
e diritto anche negli ultimi tre anni.
2.
TURISMO: è l’evoluzione del vecchi
istituto tecnico per il turismo. Prevede
l’insegnamento di una seconda lingua
straniera al primo anno e di una terza
lingua a partire dal 3° anno + insegnamenti
specifici per il settore turistico.
3.
SETTORE TECNOLOGICO, MECCANICA,
MECCATRONICA ED ENERGIA. Prevede al
primo anno, oltre agli insegnamenti
comuni, chimica, fisica, informatica,
grafica, attività laboratoriali. Dal terzo
anno 2 articolazioni: meccanica e
meccatronica; energia.
4.
TRASPORTI E LOGISTICA: si divide nelle
seguenti articolazioni, a partire dal terzo
anno: «informatica» e «telecomunicazioni».
5.
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA: oltre
agli insegnamenti comuni, a scienze,
grafica e informatica, prevede a partire dal
2°anno scienze e tecnologie applicate e al
3° e al 4° anno complementi di
matematica. Dal terzo anno si divide in due
opzioni: "elettronica ed elettrotecnica" e
"automazione".
6.
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI: si
divide in due indirizzi: "informatica" e
"telecomunicazioni". E’ l’evoluzione dei
relativi indirizzi dell’industriale e del
commerciale.
7.
GRAFICA E COMUNICAZIONE: nel primo
biennio prevede discipline di tecnologie e
tecniche della rappresentazione grafica e
laboratori di tecnologie e informatica. Al
triennio attiva, tra gli altri, insegnamenti di
teoria della comunicazione e
progettazione multimediale.
8.
CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE: a
partire dal triennio sono presenti tre
opzioni: «Chimica e Materiali», «Chimica e
Biotecnologie ambientali», «Chimica e
Biotecnologie sanitarie», ciascuna con
materie rispettivamente specifiche quali
fisica ambientale, anatomia, fisiologia
ecc…
9.
SISTEMA MODA: dopo il biennio, prevede
due opzioni: «tessile, abbigliamento e
moda», «Calzature e moda», che
prevedono anche insegnamenti relativi al
marketing o ala progettazione e
industrializzazione dei prodotti della
moda.
10.
AGRARIA E AGROINDUSTRIA: due
articolazione a partire dal terzo anno:
«Produzioni e trasformazioni» e «Gestione
dell’ambiente e del territorio».
11.
COSTRUZIONI, AMBIENTE E
TERRITORIO: è l’evoluzione dell’ist. per geometri. Prevede oltre agli
insegnamenti comuni, anche progettazione, economia ed estimo, gestione del
cantiere e sicurezza sul lavoro.
ISTITUTI
PROFESSIONALI. Rilasceranno un titolo di studio pari a un diploma di
scuola secondaria superiore. Questi gli indirizzi.
1.
INDUSTRIA E ARTIGIANATO: prevede un unico indirizzo che a partire dal
3°anno si articola distintamente in «Industria» e «Artigianato».
2.
SERVIZI: gli insegnamenti specifici si dividono secondo i seguenti
indirizzi: «Agricoltura e sviluppo rurale», «Manutenzione e assistenza tecnica»,
«Servizi socio-sanitari».