LA SICILIA E IL TERREMOTO. SCUOLE TOTALMENTE O PARZIALMENTE INAGIBILI
Data: Martedì, 05 gennaio 2010 ore 08:00:00 CET
Argomento: Redazione


L’USP di Catania, con nota prot. n. 33991 dello scorso 30/11, ha fatto sapere che “in alcuni casi, nel corso dei sopralluoghi, sono emerse situazioni di rischio tali da determinare l’inagibilità parziale o totale dell’edificio verificato”. La stessa USP ha pertanto richiesto ai Dirigenti Scolastici delle sedi totalmente o parzialmente inagibili la compilazione e l’invio di un’apposita scheda di rilevazione, per consentire all’USP di “definire un quadro analitico della situazione provinciale”.
Questo il fatto. E si sottolinea, ancora una volta, che l’inagibilità è stata stabilita attraverso l’ispezione dei soli elementi non strutturali.
E cosa succederebbe se, a ciò, si sovrapponesse anche l’analisi delle strutture?
A questo punto è necessario evidenziare che la vulnerabilità sismica degli elementi strutturali (solai, fondamenta, pilastri, travi…) degli edifici scolastici ubicati nella Provincia di Catania è già nota dal 1999, anno in cui venne pubblicato l’ampio studio denominato “Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia”, diretto dal Prof. Franco Barberi ed effettuato sotto il coordinamento del Gruppo Nazionale Difesa Terremoti (GNDT). Questo studio classifica molti edifici a rischio “alto” o “medio-alto”; in particolare, gli edifici pubblici in cemento armato sono ancora più a rischio di quelli in muratura.
I dati del censimento GNDT sono pubblici; ciò nonostante, gli enti locali proprietari degli edifici scolastici e la stessa USP fingono di non conoscerli e non li divulgano, ovviamente per “non turbare” la popolazione e “non creare allarme”.
Del resto, la probabilità che si verifichi un forte terremoto è certamente inferiore (???) rispetto a quella del crollo di un controsoffitto pericolante. Ne sono convinti in pieno i nostri amministratori, che “dimenticano” di vivere in una terra dove, in passato, gli eventi sismici hanno provocato oltre 200000 vittime.
In barba alla storia, alla scienza, ai morti e alla prevenzione.

Concetta Centamore
Docente di Fisica e Laboratorio nell’ITIS
“S. Cannizzaro” di Catania
Dottore di Ricerca in Geofisica e Vulcanologia
concetta.centamore@istruzione.it

 







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