Lettera alla redazione del Presidente del Consiglio d’Istituto di Castell’Umberto (ME) sui presidi congelati
Data: Lunedì, 04 gennaio 2010 ore 12:26:28 CET
Argomento: Opinioni


“A PROPOSITO DI DIRIGENTI CONGELATI”

Sono il Presidente del Consiglio d’Istituto di Castell’Umberto (ME), in questi giorni si è fatto un gran parlare sulla problematica relativa al concorso per Dirigenti Scolastici, svoltosi in tutta Italia nel 2004 ma, guarda caso, solo con riferimento a quello svolto in Sicilia, adducendo un presunto “vizio” circa la non legittimità dello svolgimento delle prove concorsuali.
Senza entrare nel merito della questione, mi nasce spontanea una domanda: la Sicilia fa parte dell’Italia, e se così è, come lo è, perché nel resto della Nazione nulla è stato obiettato in ordine a questo concorso e soltanto in Sicilia si è sollevato il problema? Cosa c’è dietro tutto ciò…!!! A chi serve un cosi grosso polverone…?!!!
Sono esterrefatto di fronte a quanto si è detto e scritto su queste nuove valide leve di “PROFESSIONISTI” della scuola ed ho provato una grande amarezza e una grossa fitta al cuore per le immeritate ed ingiuste accuse loro rivolte.
Mentre prima si accedeva ai ruoli dirigenziali “per grazia ricevuta”, finalmente un concorso che ha dato alla scuola dirigenti qualificati.
Questo alla prova dei fatti! E i fatti sono rappresentati, per quanto riguarda la mia esperienza, dal meritorio e instancabile lavoro del nostro Dirigente Scolastico, vincitore del concorso sotto accusa.
Vivo da anni, quale genitore impegnato nella scuola, prima, e dopo, nella qualità di rappresentante dell’istituzione, tale realtà, e posso garantirvi che da molto tempo la nostra scuola non riusciva a porsi quale canale di comunicazione tra interesse culturale, formativo-programmatico, vera agenzia formativa, e famiglie.
Ebbene, l’assegnazione dell’attuale Dirigente Scolastico, proveniente “per fortuna”, da quella schiera di professionisti “ ACCUSATI”, alla luce dei quasi tre anni di lavoro da essa svolto, appare propizia. Con gli occhi del dopo, posso affermare che è riuscita a dare speranza e fiducia in una scuola che trasmette valori e cultura. Il lavoro svolto, altamente professionale, ma “silente ed umile”, è riuscito a vincere l’apatia, il disinteresse, la voglia di non esserci. Una persona che, mettendo in gioco tutta se stessa, ha fatto riemergere la Scuola, quale pilastro educativo qualificato per i nostri figli.
Credetemi, ho dedicato molto del mio tempo alla realtà scolastica e non avevo mai visto un Dirigente impegnare 12/13 ore al giorno al proprio lavoro o rinunciare al sacrosanto diritto alle ferie per dedicarsi all’altrui interesse.
Il faticoso lavoro di questa Dirigente, che fa parte della “classe incriminata”, ha fatto si che la nostra scuola sia apprezzata non solo nella realtà circumvicina, ma anche nell’intera Provincia di Messina.
Qualche esempio per farvi capire: da ben due anni il nostro Istituto è il primo, nella provincia, nella raccolta fondi per Telethon; sono stati approvati progetti per la realizzazione di laboratori scientifici; sono stati approvati numerosi progetti di interscambio scuola – famiglia; sono stati approvati Pon etc (tutto questo sembra ovvio, ma fino a qualche tempo e per quanto io ricordi,  fa non lo era nella nostra realtà).
Questo è il lavoro di uno di quei Dirigenti, oggi accusati e che si vuole mortificare nella loro DIGNITÀ con ingiuste accuse mosse da reconditi interessi che nulla hanno a che fare con il bene comune.
Allora mi chiedo: la Sicilia è un realtà che vuole andare avanti con professionalità valide che, finalmente, abbiano accesso ai pubblici uffici, in condizioni di uguaglianza, tramite un regolare concorso o viceversa vuole continuare a fondarsi sulle appartenenze, sulle conoscenze, sulle raccomandazioni e sulle “amicizie”?
Nell’esprimere la mia piena solidarietà.

Salvatore Fiore
salvatore.fiore@yahoo.it







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