Dalla proposta alla protesta: che cosa non va nei sindacati della scuola
Data: Marted́, 29 dicembre 2009 ore 20:12:14 CET
Argomento: Opinioni


DALLE PROPOSTE - ALLE PROTESTE

 Ecco, di seguito, quanto Professione Insegnante proponeva ai sindacati rappresentativi della scuola lo scorso agosto 2009 per l’anno scolastico 2009/2010, invece la storia, come ben sapete, è andata in senso del tutto opposto, ovviamente a farne le spese è stata ancora una volta la categoria dei docenti e più in generale il personale della scuola; i sindacati si sono divisi su tutto, ognuno purtroppo ha proceduto e procede per proprio conto, a ranghi sparsi o per il proprio tornaconto; dimostrando a tutti i costi di essere nel giusto e/o facendo professione di “ alta “ strategia politico-sindacale, filogovernativa o antigovernativa a seconda dei casi.

 In questi giorni il Coordinamento precari della scuola, a mio avviso, in modo politicamente efficace, suscitando, per quanto siamo a conoscenza, tra i vertici sindacali, molti malumori; ha avuto il merito di promuovere una petizione di protesta, individuando un preciso cartello in cui accomuna sindacati con politiche a suo avviso inefficaci se non filogovernative.

 Abbiamo purtroppo, cari colleghi, un sindacato ancora tutto costruito sugli apparati, governato dai vertici, con decisioni che spesso piovono dall'alto, con vecchi metodi di gestione addirittura  ispirati  al vecchio " centralismo democratico", un sindacato che si è mosso e si muove, a seconda dei casi, o per l’egemonia tra la categoria ( ecco la paura degli altri di votare per le RSU a dicembre 2009 ) un altro che si muove solo per la sua sopravvivenza , i sindacati della scuola non sono stati in grado neppure di fare uno sciopero unitario, ovvero, meglio si direbbe, non lo hanno voluto fare, per opportunità e/o per convenienza politica, anzi lo hanno addirittura  pesantemente scoraggiato se non boicottato.

 Paghiamo anzi scontiamo gli effetti  di vecchie contraddizioni, quelle di un sindacalismo scolastico legato a logiche politiche, di schieramento parlamentare ,  partitico e di apparato  che mantiene gli iscritti solo attraverso il patronato ( gestione di scadenze, di modulistica per mobilità, supplenze, pensioni, ecc…), gestito in regime di assoluto monopolio; mentre la categoria ha assistito e assiste al tracollo dell’idea, maturata alla fine degli anni ottanta, di un’ associazionismo dei docenti  con fini sindacali, e le colpe di questo tracollo e più in generale di questa sempre crescente sfiducia non va certamente attribuita agli insegnanti. Ricordo che gli insegnanti parteciparono a uno sciopero unitario lo scorso anno con percentuali inimmaginabili.

 Oggi la categoria è  ridotta come un gigante ( vedi il numero) con le gambe di ricotta ( vedi chi dovrebbe rappresentarli).  

 Un sindacato che ha abdicato al suo reale peso politico di interdizione, dividendosi in nome di una gestione frammentata e frammentaria della politica sindacale,  gestita dalle singole sigle e funzionale  alle stesse, cioè  alla conservazione dei sindacati-apparati-patronati ove in molti casi assistiamo a uno scollamento tra vertici e base  tra strutture  nazionali e territoriali, un sindacato di comunicati stampa e di chi è più bravo a cavar il coniglio dal cappello a cilindro.

27-12-2009 Libero Tassella - Associazione Professione Insegnante

 

 Alcune proposte concrete ai sindacati della scuola per il prossimo anno scolastico 2009/2010.

 · Prima proposta. I sindacati comprino il primo settembre una pagina di 5 quotidiani italiani ( ne sono 5 vero? CGIL CISL UIL SNALS e FGU) e senza fare propaganda, siglandosi “I sindacati della scuola”, illustrino al paese la drammatica situazione della scuola pubblica italiana, nell'era della dismissione e della rottamazione del personale.
 · Seconda proposta. I 5 segretari generali  con i loro dirigenti nazionali e periferici ( diciamo con tutti i loro esonerati, pagati da tutti noi ) vadano ad occupare il Ministero dell’Istruzione e si incatenino al cancello del palazzo di  Viale Trastevere per giorni, lo possono fare sono esonerati all’insegnamento per tutto l’anno scolastico.
 · Terza proposta Convincano i leader delle loro confederazioni a indire, dopo una serie i passaggi politici e dopo una serrata mobilitazione, uno sciopero generale sulla scuola e per la scuola ,uno solo, non 7, dieci, venti.
 · Quarta proposta Convincano le forze di opposizione a riprendere la battaglia contro i tagli nella scuola , dove sono le iniziative annunciate da Veltroni e da Di Pietro e poi da Franceschini? Bisogna rimetterle tutte in campo!
 I sindacati  devono far questo,  questo è il loro dovere, non dovrebbero fare solo salotto o tappezzeria, soprattutto perchè hanno migliaia e migliaia di iscritti paganti ogni mese, che non possono tenere lì buoni solo con l'assicurazione, il gadget,  il CAF e la pacca sulla spalla!
 Il sindacato e i sindacalisti la smettano di fare solo assistenza e patronato, escano dalle loro  sedi e facciano il loro lavoro, non chiediamo di salire su di una gru, non chiediamo l’impossibile, ma di incatenarsi a viale Trastevere, di spendere i soldi degli iscritti comprando pagine di giornale, di indire uno sciopero unitario e generale, di saper coinvolgere la politica, insomma di recuperare credibilità con la base e forse anche con la controparte, questo sì lo possiamo e lo dobbiamo chiedere! (17-08-2009 Libero Tassella - Professione insegnante)

 






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