L’associazionismo cattolico davanti alla riforma delle superiori
Data: Mercoledì, 16 dicembre 2009 ore 00:30:00 CET
Argomento: Comunicati


L'Uciim, l'unione cattolica italiana degli insegnanti medi, fondata 65 anni fa da Gesualdo Nosengo, è a congresso in questi giorni a Roma, in un momento cruciale per la riforma della scuola secondaria superiore, all'interno della quale operano prevalentemente docenti e dirigenti dell'associazione.

La presidente nazionale dell'Uciim, Maria Teresa Sciolla, intervistata da Avvenire, ha espresso un giudizio complessivamente positivo sui regolamenti di imminente approvazione, soprattutto per il fatto che, dopo rinvii, annunci e proposte che hanno caratterizzato anche l'ultimo decennio, l'avvio della riforma mette fine ad una lunga e preoccupante fase di disorientamento dei docenti.

Fondamentali per l'Uciim sono quattro punti cruciali della riforma: "deve avere chiarezza e spessore pedagogico di riferimento; deve produrre documenti chiari e coerenti sotto il profilo linguistico; porre al centro l'innovazione metodologico-didattica, con attenzione alla valutazione; prevedere e attuare piano di formazione dei docenti".

Tra gli elementi critici la presidente dell'Uciim ha posto la questione (che sembra però ormai risolta) dell'avvio della riforma per i primi due anni anziché con gradualità dal primo; ha espresso perplessità sulla pariteticità tra docenti ed esperti nei comitati tecnico-scientifici e si è detta preoccupata per l'assenza di alcune materie nel primo biennio dei licei, con possibili ricadute sull'assolvimento dell'obbligo di istruzione a 16 anni.

Determinante, comunque, per l'Uciim resta la formazione degli insegnanti. Accanto alla formazione iniziale universitaria che si sta ridefinendo in questi mesi è indispensabile prevedere una formazione permanente dei docenti.

da tutttoscuolafocus







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