La rivoluzione Vevo.com per cancellare la tv musicale
Data: Luned́, 14 dicembre 2009 ore 20:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


U2, Coldplay, Bruce Springsteen, Pearl Jam. Questi i primi nomi di una possibile Rivoluzione nella storia della musica digitale e no. Raccolti tutti insieme online, per la prima volta sotto il controllo diretto dei loro discografici, migliaia di artisti delle major sono pronti a segnare un cambiamento epocale nell’assetto del mercato musicale. La rivoluzione ha un nome e un indirizzo web: Vevo.com

Annunciato diversi mesi fa dalla Universal, tra smentite, cambiamenti e proclami, il progetto è finalmente arrivato al suo lancio. Un portale nato da una join venture della multinazionale discografica con Youtube, a cui stanno aderendo progressivamente tutti i maggiori attori del mercato musicale. Sony ed EMI hanno già fatto il loro ingresso ufficiale, possibile anche un’adesione last minute della Warner. Attorno al cuore pulsante si inseriranno progressivamente fornitori di servizi a trecentosessanta gradi, online ed offline.

Vevo.com mira a diventare il più grande sito di videoclip musicali della storia di Internet. Il piano è estremamente aggressivo, senza alcun compromesso. “Riprenderemo il controllo, senza più intermediari” afferma Doug Morris, CEO di Universal Music. “Grazie a Vevo offriremo ai consumatori l'80 per cento di tutti i videoclip musicali mai prodotti. Come fosse una MTV all'ennesima potenza”.

Sono in molti a sostenere che stavolta potrebbe essere davvero finita per MTV e per tutti i canali televisivi musicali che, messi in crisi dalla Rete e dalla frammentazione dell’offerta musicale, vedono ora arrivare un potenziale colosso digitale che mira a conquistare definitivamente il mercato.

Niente più video regalati a MySpace, AOL, Yahoo & Co. Le case discografiche hanno deciso di fare per conto proprio e monetizzare direttamente. E nonostante il lancio sia basato su un’offerta gratuita sostenuta tramite sponsor, progressivamente saranno inseriti contenuti e servizi a pagamento.

Il messaggio delle case discografiche sembra chiaro: basta promozione gratuita per vendere prodotti ormai sul viale del tramonto (i dischi). Inutile inseguire a fatica il mondo digitale, meglio aggredirlo ed entrare direttamente nel grande gioco online, cercando di fare denaro in altro modo.

Vevo.com è attualmente disponibile soltanto negli Stati Uniti (chi sa usare i proxy potrà dargli uno sguardo di straforo), ma l’intenzione è di lanciarlo presto in tutto il mondo.

MTV e le tv musicali sono avvertite. (da wired.it)

Claudio Ferri







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