ROMA - E' nota come la
cometa di Natale ma, secondo gli esperti, andrebbe piuttosto ribattezzata la
'cometa dell'Epifania': a partire da oggi e fino al 10 gennaio, con un momento
'clou' previsto appunto per il 6 gennaio, la cometa C/2004 Q2, o 'Machholz' dal
nome del suo scopritore, raggiungera' infatti la massima visibilita' anche a
occhio nudo.
E' dunque gia' cominciato il conto alla rovescia per astronomi e appassionati:
il passaggio della cometa, che si sta avvicinando sempre piu' alla Terra, si
preannuncia un evento spettacolare. Bastera' dunque un piccolo binocolo per una
visione ancora migliore, dal momento che, assicurano gli esperti, la chioma
della cometa e' larga e luminosa.
''Per poter osservare la Machholz, che potrebbe a questo punto essere definita
come la 'cometa dei Re magi' - ha sottolineato il presidente dell'Unione
astrofili italiani, Emilio Sassone - proprio questa settimana, e fino al 10
gennaio, rappresenta il periodo migliore, perche' e' in questi giorni che la
cometa sara' maggiormente visibile''. A partire dal 10 gennaio invece, ha
precisato l'esperto, ''la cometa si spostera' verso il Polo Nord: sara' allora
possibile osservarla per tutta la notte ma risultera' anche meno visibile
poiche', allontanandosi dalla Terra, sara' via via meno luminosa''.
La scoperta della cometa e' recentissima: ad individuarla, lo scorso 27 agosto,
un veterano americano dell'osservazione delle comete, il californiano Don
Machholz. Si tratta di un corpo celeste evanescente, formato essenzialmente da
un involucro di gas derivato dallo scioglimento del ghiaccio di cui e' composto
il nucleo. La ribattezzata 'cometa dell'Epifania', inoltre, si presenta come un
corpo celeste con luminosita' diffusa: non appare, cioe', una sorgente di luce
puntiforme come nel caso delle stelle, ma piuttosto come una sorta di piccola
nuvola che diventa piu' evidente quando lo sfondo del cielo e' scuro. Per questa
ragione, e' il consiglio del presidente degli astrofili, ''per una migliore
visibilita' e' opportuno spostarsi lontano dalle citta' e dall'inquinamento
luminoso; Ideale per l'osservazione della cometa - ha aggiunto - e' ad esempio
la montagna''. Le ore serali fino alla mezzanotte sono, naturalmente, le piu'
indicate per mettersi in caccia della cometa Machholz, osservando rigorosamente,
ha precisato Sassone, in direzione sud-ovest.
Ma il momento 'clou' arrivera' la notte dell'Epifania: tra il 6 e l'8 gennaio,
infatti, la cometa attraversera' l'ammasso stellare delle Pleiadi e proprio la
notte della Befana raggiungera' la distanza minima dalla Terra, circa 50 milioni
di chilometri. Quello sara' il momento ideale per osservarla, anche a occhio
nudo.
L'occasione e' da non perdere. Per rivedere la Machholz, ha ricordato Sassone,
non ci saranno infatti altre opportunita'. O, meglio, le opportunita' saranno
riservate ai posteri: la cometa impieghera' infatti circa 60 mila anni per
completare l'orbita intorno al Sole e fare quindi ritorno nei nostri cieli,
diventando cosi' nuovamente visibile.