La cometa dell'Epifania
Data: Giovedì, 06 gennaio 2005 ore 17:08:49 CET
Argomento: Rassegna stampa


ROMA - E' nota come la cometa di Natale ma, secondo gli esperti, andrebbe piuttosto ribattezzata la 'cometa dell'Epifania': a partire da oggi e fino al 10 gennaio, con un momento 'clou' previsto appunto per il 6 gennaio, la cometa C/2004 Q2, o 'Machholz' dal nome del suo scopritore, raggiungera' infatti la massima visibilita' anche a occhio nudo.

E' dunque gia' cominciato il conto alla rovescia per astronomi e appassionati: il passaggio della cometa, che si sta avvicinando sempre piu' alla Terra, si preannuncia un evento spettacolare. Bastera' dunque un piccolo binocolo per una visione ancora migliore, dal momento che, assicurano gli esperti, la chioma della cometa e' larga e luminosa.

''Per poter osservare la Machholz, che potrebbe a questo punto essere definita come la 'cometa dei Re magi' - ha sottolineato il presidente dell'Unione astrofili italiani, Emilio Sassone - proprio questa settimana, e fino al 10 gennaio, rappresenta il periodo migliore, perche' e' in questi giorni che la cometa sara' maggiormente visibile''. A partire dal 10 gennaio invece, ha precisato l'esperto, ''la cometa si spostera' verso il Polo Nord: sara' allora possibile osservarla per tutta la notte ma risultera' anche meno visibile poiche', allontanandosi dalla Terra, sara' via via meno luminosa''.

La scoperta della cometa e' recentissima: ad individuarla, lo scorso 27 agosto, un veterano americano dell'osservazione delle comete, il californiano Don Machholz. Si tratta di un corpo celeste evanescente, formato essenzialmente da un involucro di gas derivato dallo scioglimento del ghiaccio di cui e' composto il nucleo. La ribattezzata 'cometa dell'Epifania', inoltre, si presenta come un corpo celeste con luminosita' diffusa: non appare, cioe', una sorgente di luce puntiforme come nel caso delle stelle, ma piuttosto come una sorta di piccola nuvola che diventa piu' evidente quando lo sfondo del cielo e' scuro. Per questa ragione, e' il consiglio del presidente degli astrofili, ''per una migliore visibilita' e' opportuno spostarsi lontano dalle citta' e dall'inquinamento luminoso; Ideale per l'osservazione della cometa - ha aggiunto - e' ad esempio la montagna''. Le ore serali fino alla mezzanotte sono, naturalmente, le piu' indicate per mettersi in caccia della cometa Machholz, osservando rigorosamente, ha precisato Sassone, in direzione sud-ovest.

Ma il momento 'clou' arrivera' la notte dell'Epifania: tra il 6 e l'8 gennaio, infatti, la cometa attraversera' l'ammasso stellare delle Pleiadi e proprio la notte della Befana raggiungera' la distanza minima dalla Terra, circa 50 milioni di chilometri. Quello sara' il momento ideale per osservarla, anche a occhio nudo.

L'occasione e' da non perdere. Per rivedere la Machholz, ha ricordato Sassone, non ci saranno infatti altre opportunita'. O, meglio, le opportunita' saranno riservate ai posteri: la cometa impieghera' infatti circa 60 mila anni per completare l'orbita intorno al Sole e fare quindi ritorno nei nostri cieli, diventando cosi' nuovamente visibile.







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