SCRIVE IL PROF. GIOSUE’ GULLOTTA




... Non capisco perche' l'Asasi Sicilia si trovi a difendere a spada tratta i diritti di cui sarebbero privati i “vincitori incolpevoli” del Concorso in oggetto.

Non capisco perche' continuano ad essere dimenticati i diritti di tanti altri lavoratori, altrettanto preparati e che hanno dedicato alla scuola buona parte della loro vita, ma che per quelli che Voi chiamate errori formali da parte della Commissione esaminatrice, si sono trovati ad essere “bocciati”.

Forse dimentichiamo la verita' di fondo che sta in questa storia: MOLTI ELABORATI NON SONO STATI NEANCHE LETTI e in tanti altri ritenuti degni di promozione si evincevano grossolani errori, certamente indegni di chi deve dirigere una scuola. Comprendo che parecchi meritavano di vincere il concorso e che ora si trovano a pagare per colpe non proprie.

Ma non puo' dirsi la stessa cosa per coloro che non hanno avuto neanche letto il proprio compito e che si sono ritrovati “bocciati” senza una spiegazione plausibile. Non so quale potrebbe essere la “giusta” soluzione, ma certo non sarebbe giustizia se garantisse i diritti acquisti di alcuni a discapito dei diritti vilipesi di altri.
Giosue' Gullotta

GENTILE PROFESSORE GULLOTTA,
Comprendo la sua amarezza per essere stato bocciato in un concorso nel quale la commissione esaminatrice non ha dimostrato professionalita'.
Posso pero' assicurarle, conoscendo la serieta' e l'onesta' del commissario Gabriella Filippone e della segretaria sig. Luisa La Mantia, che non vi e' stata alcuna truffa e nessun trucco.

La commissione ha si' commesso errori, ma si ricordi che non hanno superato l'esame il giornalista Salvo Intravaia, il fratello dell'on. Lumia, la moglie di un giudice etc.

Che io sappia, e la mia esperienza le assicuro e' notevole, questo e' stato uno dei pochi concorsi siciliani non truccati.
Interesse dell'ASASI e' non gettare nel caos 400 scuole siciliane. Se la commissione o il direttore hanno sbagliato, paghino, ma questa guerra tra colleghi ci sembra poco dignitosa.

cordiali saluti
il presidente ASASi
Roberto Tripodi