SICILIA: UN DISEGNO DI LEGGE PER LE NOMINE IN RUOLO.
Data: Martedì, 04 gennaio 2005 ore 11:23:28 CET
Argomento: Normativa Utile


 
SICILIA: UN DISEGNO DI LEGGE PER LE NOMINE IN RUOLO.


Ridurre il problema del precariato nella scuola? Come sempre la Sicilia costituisce una regione a sè, con tendenze autonomistiche. Perchè? State a sentire quanto dice un articolo del 29/12 della "Gazzetta del Sud".
Giuseppe Franchina, deputato regionale dell’Udc e componente del CNPI (Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione) ha presentato all’Assemblea regionale siciliana (Ars) un disegno di legge contenente “Norme per l’assunzione a tempo indeterminato del personale docente, educativo e Ata inserito nelle graduatorie dei concorsi per esami e titoli e nelle graduatorie permanenti provinciali della Regione Sicilia”.
Insomma la nostra regione cerca una strada singolare per risolvere un problema atavico.
“Si tratta di un provvedimento innovativo che mira alla completa realizzazione del diritto allo studio e del diritto a un lavoro stabile - spiega Franchina - proponendo una soluzione regionale al problema che da anni affligge la scuola siciliana: il precariato dei docenti. Questa normativa si propone di ottenere in Sicilia la progressiva sostituzione degli attuali contratti a tempo determinato con contratti a tempo indeterminato per la copertura dell’80% dei posti vacanti e disponibili attualmente messi a supplenza annuale dai Dirigenti dagli uffici scolastici provinciali (CSA) della Regione Sicilia. La necessità di colmare questa lacuna legislativa è collegata al costante fabbisogno di personale docente, educativo e Ata nelle scuole di ogni ordine e grado che viene di fatto coperto da personale iscritto nelle graduatorie provinciali permanenti, assunto annualmente con contratti a tempo determinato; procedura, quest'ultima, che consente di coprire buona parte delle cattedre disponibili, cagionando però una eccessiva mobilità del personale docente con conseguenze negative per la continuità didattica e progettuale delle scuole. Si determina inoltre annualmente un notevole aggravio di lavoro per gli uffici dei Centri Servizi Amministrativi preposti a queste nomine"
Questo disegno di legge propone dunque l’assunzione con contratto a tempo indeterminato del personale docente e non docente utile a coprire il fabbisogno, evitando allo Stato l’onere finanziario che ne deriverebbe,semplicemente  in quanto dispone la dilazione nell’arco di dieci anni dei benefici economici derivanti dal riconoscimento dei servizi pre-ruolo nella ricostruzione di carriera.
E poi ragioniamoci bene: l’assunzione a tempo indeterminato del personale precario secondo questa normativa consentirà di ridurre gli oneri relativi alle indennità di disoccupazione, sostenuti dall’Inps, e quelli per il pagamento del Tfr, sostenuti dall’Inpdap.
Risultato? Un risparmio per lo Stato ed un miglioramento della qualità dell’offerta formativa per le istituzioni scolastiche, della qualità del lavoro per i lavoratori assunti e della qualità della vita per loro e per le loro famiglie.
Com'è bella la logica.Paga sempre.

                                             Silvana La Porta  








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