COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PARTECIPANTI CONCORSO DS
Data: Luned́, 07 dicembre 2009 ore 00:00:00 CET
Argomento: Comunicati


Giorno 4 dicembre 2009 si sono incontrati gli Insegnanti che non hanno superato nel 2004 il corso – concorso per Dirigenti Scolastici, indetto dalla Direzione Scolastica Regionale di Palermo.
La riunione è servita a gettare le basi per la costituzione di un “comitato regionale”, per la salvaguardia dei diritti di tutti i partecipanti al predetto concorso. Il Comitato verrà  fondato con atto costitutivo il prossimo 9 dicembre presso uno studio notarile di Caltanissetta.

Nel frattempo hanno predisposto il seguente documento:
Come è noto il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana, con sentenze n. 477 e 478 del 25 maggio 2009 ha annullato il concorso per dirigenti scolastici per sostanziali irregolarità nelle procedure concorsuali.
A tali sentenze, arbitrariamente, non è stata data esecuzione da parte della Direzione Scolastica Regionale, tanto che le ricorrenti sono state costrette a proporre Giudizi di Ottemperanza, accolti dallo stesso C.G.A con sentenze n 1064/09 e 1065/09.
La Direzione Scolastica Regionale, a tal punto, ha posto tentativi per eludere il disposto del C.G.A. ed il nostro Parlamento per aggirare la sentenza, aveva approvato un emendamento nella legge salva precari che recita  “L'annullamento di atti delle procedure concorsuali ordinarie e riservate a posti di dirigente scolastico indette antecedentemente all'emanazione del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 2008, n.140, non incide sulle posizioni giuridiche acquisite dai candidati dei predetti concorsi che in quanto vincitori o idonei siano stati assunti in servizio”.
Grazie all’intervento perentorio e di garanzia costituzionale del Presidente della Repubblica, immediatamente il Consiglio dei Ministri ha abrogato l’emendamento ed ha ripristinato la legalità, con Decreto Legge correttivo n. 167 del 27 novembre 2009.
In ultimo, il 2 dicembre scorso, sempre nella ricerca di trovare soluzioni che permettessero il permanere dei vincitori del concorso annullato nelle loro sedi scolastiche, e violando, ancora una volta, palesemente la nostra Carta Costituzionale, la commissione Pubblica Istruzione della Camera dei Deputati ha proposto un emendamento, che recita: “Fino all'avvenuta rinnovazione, a seguito di annullamento giurisdizionale, il personale in servizio con funzioni di dirigente scolastico, a seguito della procedura concorsuale annullata, continua ad esercitare nelle proprie sedi le funzioni medesime in via transitoria.”
Considerate le continue manovre poste in essere, che violano palesemente la par condicio dei partecipanti al corso concorso per dirigenti scolastici, il costituendo comitato chiede al Sig. Ministro alla Pubblica Istruzione  un incontro immediato per richiedere e proporre quanto segue:

procedere alla immediata rinnovazione delle prove concorsuali del concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici, ammettendo alle suddette prove tutti i partecipanti al concorso annullato.
 Al riguardo appare indispensabile sottolineare che il Direttore Generale dell’U.S.R. ha dichiarato a RAI TRE che ha tempo fino al 10 gennaio 2010 per l’esecuzione del giudicato, ritardando ancora, fino all’ultimo giorno, la rinnovazione delle prove concorsuali.
Si consideri, però, che il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale ha avuto ben sei mesi per procedere alla rinnovazione delle prove concorsuali, essendo state le precedenti annullate dal C.G.A. con le sentenze n. 477/2009 e 478/2009 del 25 maggio 2009.
A riguardo è necessario sottolineando una circostanza di estrema gravità porre la seguente domanda:
perché il direttore generale non ha proceduto immediatamente - come era suo specifico obbligo giuridico - a rinnovare le prove concorsuali che, certamente, in sei mesi sarebbero state già espletate?
Il Direttore Generale si è trincerato dietro il paravento dell’attesa di un parere da parte dell’Avvocatura Generale dello Stato sulla interpretazione delle sentenze di annullamento del C.G.A., ma – ci si consenta- la giustificazione era assolutamente risibile, in quanto nessuna interpretazione era necessaria, considerata la chiarissima motivazione della sentenza; ed inoltre, in ogni caso, il parere doveva essere richiesto all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, competente per territorio e che aveva difeso l’Amministrazione scolastica regionale nei ricorsi.
Perché il Dirigente, che continua a fare dichiarazioni equivoche, non pubblica tale parere dando prova di quella “trasparenza amministrativa”, tanto decantata nei nostri tempi?

Inoltre, la norma che si vorrebbe inserire da parte del Ministero viola nuovamente l’art. 3 della Costituzione, non essendo giustificato, né giustificabile, il motivo per cui verrebbero confermati nell’incarico di presidi e nelle medesime sedi,  anche se in via transitoria, tutti coloro i quali sono stati nominati in base ad un provvedimento annullato e, quindi, inesistente.
Se si invoca il rispetto dei diritti acquisiti da parte dei presidi nominati (in base a un provvedimento annullato) eguale rispetto si deve avere per i diritti dei professori illegittimamente esclusi, in omaggio al principio della par condicio, consacrato dall’art. 3 della Costituzione.
Se si vogliono garantire i diritti sia dei presidi dichiarati vincitori, sia dei presidi esclusi, il Ministero, per la copertura dei posti resisi vacanti, può legittimamente procedere alla nomina dei soggetti inseriti nella graduatoria per titoli, redatta nel concorso in oggetto, provvedimento non annullato dal Supremo Organo di Giustizia Amministrativa, garantendo così il rispetto del dettato costituzionale.
Questa soluzione sarebbe - a nostro avviso - l’unica accettabile e legittima, e non soggetta ad eventuale impugnativa presso la Corte Costituzionale.
Si ricorda al riguardo quanto affermato sia nel comunicato del Presidente della Repubblica, sia nel decreto del Ministro della Pubblica Istruzione.

- Il Comitato ha deliberato di inviare il presente documento a:
- On.le Presidente della Repubblica;
- On.le Ministro alla Pubblica Istruzione
- On.le Ministro della Giustizia
- On.le Ministro Affari Costituzionali
- On.li Presidenti Commissioni Camera e Senato Pubblica Istruzione, Giustizia e 
  Affari  Costituzionali
- Presidente della Regione Siciliana
- On.li Deputati Parlamentari eletti nelle Circoscrizioni Elettorali Siciliane
- Organi di Stampa e di informazione
 Il Presidente del Comitato regionale
Prof. Vincenzo Di Salvo










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