ANNO NUOVO, SCUOLA NUOVA: BISOGNA, SIGNORE, UNA SCUOLA NUOVA?
Data: Domenica, 02 gennaio 2005 ore 22:40:34 CET
Argomento: Rassegna stampa


ANNO NUOVO, SCUOLA NUOVA: BISOGNA, SIGNORE, UNA SCUOLA NUOVA?

 

Protagonisti: Un venditore di almanacchi e un passeggero che, guarda caso, svolge l'attività di docente.

 Vend.  Almanacchi, almanacchi nuovi; scuola nuova. Bisogna, signor professore, una scuola nuova?

Docente : Una scuola nuova?

Vend. : Sì, signore.

Docente: : Eh, sì. Bisogna proprio una scuola nuova. E ditemi: credete che sarà felice questa scuola che verrà?

Vend. . Oh, illustrissimo, sì, certo. Sapeste quante novità la attendono!

Docente: Come quelle dell'anno passato?

Vend.:  Più e più assai!

Docente:  E quali sarebbero, di grazia, queste novità straordinarie?

Vend.  Ma come, non lo sapete? La scuola italiana cambia, è talmente vecchia, poverina, che hanno deciso di rinnovarla. Innanzitutto nuovi programmi, non più centrati su quegli obsoleti contenuti, Manzoni, Leopardi, Dante, che noia! Ma a chi volete che interessino più? Dobbiamo americanizzarci, saper fare, non sapere. Sapere non serve, suvvia, ammettiamolo!

Docente: E di noi docenti che ne sarà mai?

Vend. . Come che ne sarà? Sarete tirati a lucido ben bene, rinnovati fino al midollo, imbevuti di mille nozioni di pedagogia e didattica, perchè un vero insegnante deve sapere come si insegna, non cosa insegna. Quando si ha il metodo, si ha tutto!

Docente: E i precari, che mi dice dei precari?

Vend. I precari saranno i miracolati del 2005. Gli alunni, con il progressivo innalzamento dell'obbligo scolastico, aumenteranno, si moltiplicheranno le cattedre, e il governo darà il via a 400000 assunzioni. Viva la scuola, viva l'anno nuovo!

Docente: Ma tutti dicevano così anche negli anni precedenti.Eppure la scuola è solo drammaticamente peggiorata.

Vend. Suvvia, questo 2005 sarà l'anno buono. E poi...poi bisogna sperare.

Docente: Ma siamo stanchi di sperare, non possiamo sempre anelare...senza mai raggiungere...

Vend. E invece il bello è proprio qui. La scuola che è una cosa bella, non è la scuola che si conosce, ma quella che non si conosce; non la scuola passata, ma la futura. Coll'anno nuovo Il Ministero comincerà a trattare bene voi, e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?

Docente: Speriamo.Mostratemi, dunque, l'almanacco più bello che avete. E che parli di scuola!

Vend. . Ecco a lei e grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; scuola nuova.                                                                      

                                                                                                             Silvana La Porta







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