Mettiamo il crocifisso nelle nostre case e uffici
Data: Lunedì, 30 novembre 2009 ore 00:10:00 CET
Argomento: Opinioni


In questi giorni si è molto parlato dei crocifissi nelle scuole e della strampalata sentenza della Corte europea. Su questo blog ho preso una posizione, chiara, sull'argomento. Poco fa ho ricevuto la lettera-proposta  via email di un amico, Giuseppe Carini, che mi ha fatto riflettere e mi induce a lanciare un'idea. Carini chiede ad ogni cristiano di esporre fuori dalla propria casa un crocifisso. Bella proposta (fra qualche riga leggerete il testo completo della lettera di Carini) che mi ha fatto domandare a me stesso: ma io lo espongo o no il crocifisso? Scrivo e riscrivo, ma nella pratica? Allora: una croce la tengo al collo, un'altra in casa ma nel mio ufficio al giornale, ad esempio, la croce non c'è.

Carini mi ha dato la spinta per muovermi: oggi sono barricato al lavoro e non riesco. Ma datemi tempo (diciamo lunedì) e ne comprerò uno, poi lo appenderò nel mio ufficio. E forse dovremmo cominciare tutti a fare così. Perchè in tutti questi discorsi con cui ci siamo riempiti la bocca in queste ore, c'è anche _ diciamocelo fra noi cattolici _ anche un po' di ideologia e di ipocrisia. Perchè in realtà il crocifisso (purtroppo) manca già in molte scuole e pochissimi di noi lo teniamo nelle nostre case o nei nostri luoghi di lavoro. E allora: che l'assurda scossa che ci è arrivata dall'Europa risvegli la nostra fede (per chi crede) e la nostra identità (anche per chi non crede). Mi associo quindi in peino all'idea di Giuseppe Carini: mettiamo il crocifisso nelle nostre case. E, aggiungo io, anche nei nostri uffici.

 

Ecco la lettera di Chiarini   

 

 

Da duemila anni l’Italia ha usato come oggetto per affermare che era, ed è qualcosa su cui non si poteva delle mele erano proprio il segno della croce. Dove vi è il Crocifisso sempre stato segno di giustizia. Nei campi molte generazioni di contadini hanno sempre messo due pezzi di legno a forma di croce per proteggere il raccolto, quando cera il pericolo di un brutto temporale si metteva fuori della porta due ferri incrociati. Adesso la “corte dei non diritti dell’uomo“ ci viene ad affermare che è diseducativo il Crocifisso nelle scuole.

Questo è un tentativo di sradicare dalla coscienza collettiva il senso d’appartenenza al popolo Italiano ed alla radice culturale dell’Europa

Come cattolico Italiano propongo che ogni cristiano esponga fuori della propria casa un crocifisso La mia proposta, non è contro di chi è d’altre religioni, ma contro quella “schiera d’inteletuali che autodefinendosi in questo modo” pretendono di fare delle leggi degli stati l’unico metro di giudizio sulla definizione di persona umana.

 Giuseppe Carini

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