TuttoscuolaNEWS n. 177
Data: Lunedì, 13 dicembre 2004 ore 13:33:38 CET
Argomento: Comunicati


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N. 177, 13 dicembre 2004


SOMMARIO

1. Cosa succede al presepe?
2. Indagine Pisa/1: allarme per la scuola italiana
3. Secondo ciclo/1. Sussurri e grida sulla riforma
4. L'Economist: meno insegnanti di inglese per finanziare taglio tasse

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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n. 81/177:

- Indagine Pisa/2: gli studenti del nord meglio di quelli del sud
- Le primine ridotte di quattro mesi
- Scheda di valutazione fai da te a rischio di illegittimita'
- Secondo ciclo/2. Dibattito sia, ma non "pro forma"
- Secondo ciclo/3. E le Regioni?
- Secondo ciclo/4. Ma il cantiere del secondo ciclo resta aperto
- Il futuro della scuola/1. Ripetizioni on-line? Vade retro.
- Il futuro della scuola/2. In  Lombardia  allarme  rosso  per  l'area
scientifica

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1. Cosa succede al presepe?

Gli italiani stanno scoprendo il presepe, uno strano presepe con nuovi
personaggi.
Al posto di Gesu', il bambinello, c'e' la virtu'; al posto dei pastori
ci sono i cacciatori della favola di Cappuccetto; invece delle  pecore
c'e' il lupo; la vecchietta intenta a filare davanti a casa sta invece
a letto ad aspettare la nipotina.
I tre re magi, un po' troppo extracomunitari con quella  faccia  nera,
li hanno lasciati a casa.
E' cambiato un po' tutto, questo presepe nelle scuole.
Tanto cambiato che, fatto cosi', e' meglio non farlo per niente.
Il tormentone del presepe che non c'e' piu' nelle scuole  italiane  e'
scoppiato all'improvviso con gran cassa dei media, tanta ipocrisia dei
soliti benpensanti e, a volte, con  un  eccesso  di  zelo  di  qualche
maestrina.
Ma il natale cristiano e' andato  via  via  scomparendo  dalle  scuole
italiane da molto tempo. Ai valori  religiosi  sono  stati  sostituiti
quelli laici e condivisi da tutti  della  pace,  della  fratellanza  e
della solidarieta'.
La    scuola  anche  in  questo  e'  specchio  della  nostra  societa'
secolarizzata. Gli alunni stranieri, insomma, sono spesso un  pretesto
per mascherare un cambiamento che e'  gia'  avvenuto  da  tempo  nelle
scuole.
Certo e' che  il  presepe  cristiano,  quello  vero,  a  pieno  titolo
rientrante   nella  tradizione  culturale  del  nostro  paese  da  San
Francesco in poi, non ha mai fatto male a nessuno. E le scuole che  lo
vogliono ancora fare sono, secondo  noi,  liberissime  di  farlo.  Non
offenderanno nessuno.

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2. Indagine Pisa/1: allarme per la scuola italiana

L'indagine  PISA  (Programme  for  International  Student  Assessment)
effettuata nel 2003 e i cui primi dati sono stati resi noti lo  scorso
6 dicembre, mostra ancora una volta i deludenti risultati della scuola
italiana.    Questa   volta  sono  state  soprattutto  le  competenze
matematiche degli  studenti  quindicenni  a  passare  sotto  la  lente
dell'OCSE. L'Italia  occupa  il  32°  posto  per  quanto  riguarda  la
competenza matematica generale, nella  classifica  dei  41  stati  che
hanno preso parte alla ricerca.
Nelle quattro  abilita'  specifiche  in  cui  e'  stata  suddivisa  la
competenza   matematica  gli  studenti  italiani  ottengono  risultati
significativamente inferiori alla media dei paesi OCSE. Purtroppo  non
si registra  alcun  sostanziale  miglioramento  rispetto  all'indagine
effettuata    nel  2000.  La  stessa  cosa  avviene  per  le  abilita'
scientifiche. Gli otto punti guadagnati rispetto al  2000,  che  fanno
salire il punteggio medio dei nostro studenti a quota  486,  non  sono
sufficienti per raggiungere la media dei paesi OCSE,  che  si  colloca
intorno ai 500 punti.
Molto preoccupante e' soprattutto  il  regresso,  sempre  rispetto  al
2000,    nelle  abilita'  di  lettura.  Sebbene  la  sua  entita'  sia
relativamente modesta (da 487 a 476 punti, pari  a  circa  il  2%)  e'
allarmante   la  direzione  intrapresa  che  pone  l'Italia  in  netta
controtendenza rispetto ad uno dei sotto obiettivi della "Strategia di
Lisbona": quello di ridurre entro il 2010 di almeno il 20%  il  numero
degli alunni quindicenni con scarse abilita' di lettura. Un  risultato
passato quasi inosservato. Pochi quotidiani hanno prestato  attenzione
alla ricerca OCSE, per non dire dell'imbarazzato  silenzio  del  MIUR.
L'indagine PISA 2000 provoco' in Germania un benefico shock, con ampia
risonanza mediatica che porto' il Paese ad interrogarsi sull'efficacia
del proprio  sistema  educativo,  contribuendo  a  sollecitare  misure
migliorative i cui benefici effetti sono gia' rilevabili nell'indagine
del 2003. Succedera' anche in Italia? Auguriamocelo.

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3. Secondo ciclo/1. Sussurri e grida sulla riforma

15 licei, anzi 17, anzi 20. E perche' non 22? Nell'ultima settimana le
voci e  controvoci  (proteste,  contestazioni  preventive)  sul  nuovo
assetto del secondo ciclo hanno preso tonalita'  bergmaniane,  in  una
dialettica di anticipazioni piu' o meno fondate (risulta che  i  testi
siano tuttora allo stato di bozze provvisorie) e di  commenti  piu'  o
meno aspri sulle stesse anticipazioni. Non, quindi, su notizie  certe:
col rischio di ingaggiare confronti e polemiche su un terreno  tuttora
franoso e insicuro.
Insomma il cantiere e' aperto, e in particolare non risulta risolto il
problema della coerenza interna e della  pari  dignita'  dei  percorsi
all'interno del secondo ciclo, con riferimento al rapporto tra area di
competenza statale (licei) e area di competenza regionale  (istruzione
e formazione professionale). Le voci riguardanti  il  "passaggio"  dei
soli attuali istituti professionali  alle  Regioni  (e  forse  neanche
tutti) hanno giustificato le aspettative  degli  istituti  tecnici  di
trovare   riparo  in  massa  sotto  il  tetto  della  licealita',  con
conseguente moltiplicazione degli indirizzi e spaccatura verticale tra
i due sistemi.
Lo stesso Giuseppe Bertagna, che pur qualcosa dovrebbe  saperne  nella
sua qualita' di padre putativo  della  riforma,  ha  dichiarato  a  un
importante quotidiano romano che "se questo testo fosse  vero,  ed  io
non lo so, si scardina uno dei  principi  della  riforma:  un  sistema
unico con due sottosistemi che dialogano e interagiscono tra loro".

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4. L'Economist: meno insegnanti di inglese per finanziare taglio tasse

Gli echi della manovra del governo italiano per finanziare la promessa
riduzione delle tasse sono giunti anche oltremanica.
All'autorevole settimanale economico inglese "The  Economist"  non  e'
sfuggito che un tributo per  l'obiettivo  complessivo  di  trovare  la
copertura finanziaria e'  stato  pagato  anche  dalla  scuola.  In  un
articolo intitolato "Tax and Spend", pubblicato la  scorsa  settimana,
si evidenzia che per finanziare la  riduzione  della  tasse  e'  stato
raggiunto un compromesso che pur non comportando una taglio del numero
complessivo  dei  docenti  prevede  l'annacquamento  di  una  proposta
finalizzata all'impiego di  70  mila  insegnanti  di  lingua  inglese,
danneggiando  cosi'  la  prospettiva  di  un  rapido  progresso  nella
diffusione di quella che viene considerata la lingua franca  mondiale,
parlata in Italia, sempre secondo "The Economist", solo dal 28%  delle
popolazione.


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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.81/177:


Indagine Pisa/2: gli studenti del nord meglio di quelli del sud

L'indagine Ocse-Pisa ha svolto anche un confronto tutto  italiano  tra
ragazzi delle varie aree geografiche. Ne emerge  un  forte  dislivello
(.)    (si  parla  di:  problem  solving,  matematica.  Per  leggerlo:
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Le primine ridotte di quattro mesi

La recente circolare ministeriale sulla valutazione tratta anche delle
"primine". Che non sono mai state eliminate (.) (si parla  di:  alunni
privatisti,    anticipazionismo,    Cisl.    Per    leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )


Scheda di valutazione fai da te a rischio di illegittimita'

Molte scuole hanno deciso di riproporre  pari  pari  la  scheda  dello
scorso anno. Ma in quella vecchia scheda manca un aspetto che la legge
prevede venga tassativamente valutato: il (.)  (si  parla  di:  stampa
scheda,    voto    in    condotta.    Per    leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )


Secondo ciclo/2. Dibattito sia, ma non "pro forma"

Il ministro Moratti ha promesso per gennaio  un  ampio  dibattito  sul
decreto relativo al secondo ciclo e sulle  Indicazioni  nazionali  dei
Licei. Sara' vero? (.) (si parla di:  ispettori,  ricerca,  formazione
professionale. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )


Secondo ciclo/3. E le Regioni?

Il rischio su come si sta sviluppando  il  progetto  di  riordino  del
secondo ciclo e' che si stiano facendo "i  conti  senza  l'oste",  che
sarebbero in questo caso le  Regioni  (.)  (si  parla  di:  Titolo  V,
Consulta. Per leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )


Secondo ciclo/4. Ma il cantiere del secondo ciclo resta aperto

Piu' si licealizza l'istruzione tecnica (malgrado  la  moltiplicazione
degli indirizzi) e piu' difficile sara' garantire l'unita' e  la  pari
dignita' del secondo ciclo. Anche perche' (.) (si parla  di:  Progetto
'92,    Bertagna,    pari    dignita'.    Per    leggerlo:
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Il futuro della scuola/1. Ripetizioni on-line? Vade retro.

Un computer  al  posto  del  professore?  Giammai,  sembra  essere  la
risposta che  mette  d'accordo  insegnanti,  presidi  e  studenti.  E'
bastato che l'INDIRE annunciasse (.) (si parla di: Rembado,  UDS.  Per
leggerlo: http://www.tuttoscuola.com/focus )


Il futuro della  scuola/2.  In  Lombardia  allarme  rosso  per  l'area
scientifica

Il 2015 e' stato l'anno di riferimento non solo  per  il  convegno  di
Genova di "Tuttoscuola" (2015: fine della scuola?, ma anche per  altre
iniziative di analisi previsionale, come quella (.) (si parla di: MIUR
della    Lombardia,   Fondazione   IARD,  matematica.  Per  leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )


E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:

- installazione antenne paraboliche nelle scuole
- monitoraggio piani dell'offerta formativa
- scadenze amministrative relative al mese di novembre
- programma annuale 2005
- rilevazioni integrative primarie e secondarie I grado
- festivita' natalizie
- corso-concorso dirigenti scolastici
- borse di studio INPDAP
- conguaglio fiscale


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- i dati in esclusiva, le notizie di maggior interesse si trovano solo
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della scuola, sintetizzate e spiegate: per non perdere nessun
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