BREVI DAL MIUR: TAVOLO DI CONFRONTO SUL RECLUTAMENTO DOCENTI
Data: Domenica, 22 novembre 2009 ore 11:19:07 CET
Argomento: Comunicati


Esito  incontro al MIUR / Si apre un'intensa fase di negoziato (21/11/09-12:00) 

L'incontro di mercoledì 18 novembre, che faceva  seguito a  quello avvenuto la  settimana precedente con la presenza del ministro Gelmini, ha  avuto carattere sostanzialmente interlocutorio, essendosi  prevalentemente limitato all'individuazione dei temi ritenuti  prioritari, su cui attivare specifici "tavoli  di confronto tecnico".
 La riunione ha offerto, tuttavia, l'opportunità per ribadire  alcune questioni poste con forza dalla CISL  Scuola nel  corso dell'incontro con il Ministro, in particolare  sull'avvio della riforma del II ciclo e ha fatto registrare alcune  importanti comunicazioni da parte dell'Amministrazione.
 Il Capo Dipartimento per l'Istruzione, dott. Giuseppe Cosentino,  infatti, nella sua comunicazione di apertura ha accennato  all'imminente pubblicazione della direttiva sui collocamenti in  pensione ai sensi dell'art. 72 della legge 133/08, essendosi  positivamente sciolte le riserve sulla possibilità di derogare  dal collocamento forzoso in pensione di chi ha maturato 40 anni di  contribuzione, ma attende nel corso del triennio 2009-11 il  passaggio ad una successiva classe di stipendio.
 Non avrà invece alcuna rilevanza, a differenza di quanto avvenuto  lo scorso anno, l'appartenenza o meno a classi di concorso in  esubero: in tal modo l'Amministrazione ritiene di poter  incrementare il numero delle cessazioni dal servizio, liberando  così posti su cui attivare una significativa tornata di  assunzioni in ruolo. Al riguardo, è stato ribadito l'obiettivo di  una integrale copertura del turn  over, nell'ambito di un impegno che il Ministro  intende assumere di una più estesa stabilizzazione dei rapporti  di lavoro sia per l'area docente che per il personale ATA.
 Il Capo Dipartimento ha poi reso noto che il confronto con le  Regioni è ripreso sui temi relativi all'attuazione del Titolo V,  annunciando un "incontro  tecnico" in avvio della prossima settimana che  dovrebbe preludere alla ripresa e alla conclusione del confronto  in sede politico. Obiettivo del confronto è, fra l'altro,  individuare soluzioni che assicurino in prospettiva una più stretta correlazione fra la gestione dell'organico e gli  interventi sulla rete scolastica.
 Facendo riferimento all'imminente avvio della riforma del secondo  ciclo, il Capo Dipartimento ha confermato che i nuovi indirizzi  potranno essere attivati, ove occorra, nell'ambito dell'attuale  modello organizzativo degli Istituti di Istruzione Superiore (IIS),  rinviando ad una fase successiva l'eventuale costituzione di  istituti ad indirizzo unitario, ferma restando ovviamente la  competenza esclusiva delle Regioni nel "disegno"  degli assetti delle istituzioni scolastiche.
 Accennando alle misure straordinarie per il personale precario - essendo  in quel momento in corso la seduta del Senato che ha concluso  l'iter di conversione in legge del decreto-legge 134/09 - è  stata annunciata la pubblicazione di una nota contenente precise  indicazioni per un corretta gestione delle intese regionali.
 Il dott. Cosentino ha comunicato, inoltre, l'avvenuta  espressione di parere favorevole da parte del Ministero  dell'Economia e delle Finanze (MEF) sullo schema di Regolamento  concernente la formazione iniziale del personale docente,  sottolineando l'urgenza di provvedere in tempi rapidi alla  definizione della nuova disciplina del reclutamento.
 Il Capo Dipartimento, infine, si è soffermato sulla questione  della valorizzazione del merito e delle modalità di gestione  delle risorse che l'art. 64 del decreto-legge 112/08 rende a tal  fine disponibili, attraverso il reinvestimento di una quota pari  al 30% delle economie realizzate nel triennio 2009/10 - 2011/12  con la manovra sugli organici. Al riguardo, è stata riportata la volontà del Ministro di seguire la via negoziale e del confronto  fra le parti, escludendo interventi unilaterali di natura  legislativa: secondo il MIUR alla questione del merito, pur evidentemente collegata alla complessiva disciplina contrattuale,  deve essere riconosciuta una specificità derivante anche dalla  destinazione di risorse mirate e sulla quale, in ogni caso, è urgente portare a qualche esito una riflessione che si è  lungamente protratta nel tempo, interessando più di una tornata  contrattuale.
 In conclusione, sono stati proposti alcuni "tavoli  di confronto" sulle seguenti materie:
 -    nuovi  ordinamenti e misure di accompagnamento;
-    reclutamento  del personale docente;
 -    valorizzazione  del merito;
 -    organici  e autonomia delle scuole.
 Ad essi si aggiunge quello già previsto in parallelo al "tavolo  sulla mobilità", per le ricadute che in tale  ambito derivano dalla nuova strutturazione delle classi di  concorso.
 La CISL Scuola,  nel dichiarare la propria disponibilità all'attivazione dei "tavoli  di confronto"
 -   ha  sottolineato come la pratica di corrette e costruttive relazioni  sindacali rappresenti da sempre una precisa scelta di  comportamento per un'organizzazione la cui identità si fonda sul primato della contrattazione. In questo senso  la CISL Scuola  vuol leggere nell'apertura dei "tavoli  negoziali" una scelta di metodo, non sempre  chiaramente e convintamene espressa dalla controparte,  su  cui pertanto non solo offre disponibilità, ma rivendica continuità  e coerenza di impegno;
 -   ha ribadito  le condizioni che devono concorrere a rendere praticabile  l'avvio della riforma del secondo ciclo dal prossimo anno  scolastico: un avvio che deve essere circoscritto alle sole classi  prime; essere contestuale per tutte le tipologie di istituto  (licei, tecnici, professionali); essere accompagnato da una  revisione dell'entità e dei tempi della manovra sugli organici; essere sostenuto da forti misure di accompagnamento;
 -   si è detta  disponibile, sulla valorizzazione del merito, ad avviare un  confronto che in ogni caso deve trovare l'indispensabile raccordo  con il rinnovo del CCNL, di cui la questione del merito  rappresenta un aspetto non isolabile dal contesto di una generale  rivalutazione delle retribuzioni di tutto il personale. Ricondurre  la materia all'ambito del negoziato, oltre a rappresentare una  scelta rispondente a criteri di corretta individuazione delle  prerogative e delle competenze, offre maggiori garanzie rispetto  al rischio di indebite forzature o enfatizzazioni su temi che  richiedono, invece, la capacità di individuare e costruire  soluzioni sostenute quanto più possibile da ampi margini di  condivisione.
 Nel corso dell'incontro è intervenuto anche il Capo Dipartimento Programmazione e Risorse, dott. Giovanni  Biondi, per una specifica e dettagliata illustrazione delle  iniziative avviate dal MIUR per l'informazione e il coinvolgimento  delle scuole sulla riforma del II ciclo.






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