GRADUATORIE: NIENTE PETTINE, SI TORNA ALLE CODE
Data: Giovedì, 19 novembre 2009 ore 00:00:00 CET
Argomento: Comunicati


SCUOLA
Con decreto salva-precari
 riabilitate le 'code'
Resa vana opera commissario Cannerozzi De Grazia decisa dal Tar

  ApCOM, 18.11.2009
Roma, 18 nov. (Apcom) - E' giunta con cinque giorni di anticipo rispetto alla scadenza, il 24 novembre, la conversione in legge ad opera del Senato del dl n. 134/09: tra le modifiche più discusse dal cosiddetto provvedimento salva-precari c'è la conferma fino al 2011 del regolamento, introdotto lo scorso aprile, delle graduatorie, dove sono inseriti 300.000 aspiranti docenti, con il sistema delle 'code' su tre province in sostituzione di quello tradizionale a 'pettine'.
Il decreto, che conferma in toto gli emendamenti approvati dalla Camera il 20 ottobre, prevede che questo nuovo metodo rimanga in vigore fino al 2011. Poi, tra due anni, tornerà in vigore la possibilità, come avveniva fino al 2007, di spostarsi solo su una seconda provincia ma rispettando l'effettivo punteggio acquisito.
La nuova norma rende anche vane le recenti sentenze del Tar del Lazio che, accogliendo i ricorsi presentati da circa 8.000 precari, in prevalenza attraverso il sindacato Anief, aveva imposto al Miur di tornare al 'pettine': si ferma così quasi sul nascere l'opera di verifica, presso gli Uffici scolastici provinciali, del commissario ad acta, Luciano Cannerozzi De Grazia, che da alcuni giorni aveva cominciato a verificare se gli uffici periferici del Miur avevano effettivamente inserito a 'pettine' i precari vincitori del ricorso sulle tre province prescelte.
Tra le novità introdotte definitivamente dal decreto c'è poi quella, chiesta da più parti, che non permetterà più ai candidati privatisti agli esami di maturità di avere 'sconti': già dal 2010 per accedere alle prove finali del quinto anno i privatisti dovranno infatti sostenere un esame preliminare sulle materie previste dal piano di studi del quinto superiore. L'esame non fa eccezioni: anche chi risulta in possesso della promozione all'ultimo anno dovrà sottoporsi all'esame.
Le modifica è stataintrodotta dopo che nel 2007 il governo Prodi aveva dimenticato di citare i privatisti nel provvedimento di riforma della maturità: mentre gli studenti frequentanti dovevano essere sottoposti, ai fini dell'ammissione, al giudizio del consiglio di classe, per i candidati esterni l'accesso per tre anni consecutivi è stato diretto. Una dimenticanza che ha portato alla moltiplicazione, tra l'altro, del numero di privatisti (solo nell'ultima sessione erano 25.000).
Tra le altre novità che coinvolgeranno circa 18.000 precari c'è quella dell'accesso agli ammortizzatori sociali (per un massimo di 8 mesi) i tutti quelli che hanno svolto supplenze per almeno 180 giorni nello scorso anno scolastico ed anche attraverso la loro candidatura nelle graduatorie d'istituto. Oltre all'indennità, già da quest'anno avranno la precedenza assoluta (nei distretti prescelti) in caso di necessità da parte delle scuole per lo svolgimento di supplenze brevi derivanti da assenze temporanee dei docenti titolari.
Troveranno attuazione, inoltre, la 'sanatoria' sull'ultimo concorso svolto dagli aspiranti presidi siciliani (non avrà così efficacia l'annullamento previsto con il decreto 140/2008) e la seconda verifica, in una località diversa, sulla effettiva esigenza di assistenza ad invalidi e disabili presentata dal personale di ruolo in stato di mobilità.






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