La commissione bilancio blocca i prepensionamenti? Valditara ci riprova
Data: Martedì, 10 novembre 2009 ore 00:00:00 CET
Argomento: Comunicati


Sfuma il treno della Finanziaria, ma la proposta potrebbe essere ripresentata al dl salvaprecari

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Dopo la bocciatura in finanziaria dell'emendamento sui prepensionamenti, Valditara riformulerà il testo, per cercare di farlo approvare nel primo provvedimento utile. Si apre così un nuovo spiraglio,che sembrava completamente chiuso per i precari, relativamente alla proposta Valditara di incentivare i prepensionamenti al fine di assorbire il personale precario che da anni attende risposte concrete. Ci auguriamo, come Cisal Scuola , commenta il segretario generale prof. Raffaele Di Lecce, che la riformulazione del testo di Valditara venga preso in considerazione dalle forze politiche di maggioranza e di opposizione, in modo da assicurare lo ’scivolo’ di due anni , allo scopo di favorire, al termine di questo anno scolastico, il pensionamento anticipato di un alto numero di insegnanti di ruolo al fine di evitare che anche nel 2010 rimangano disoccupati diversi

Nessun incentivo per favorire il prepensionamento del personale della scuola. È stato bloccato in commissione bilancio al senato l'emendamento di maggioranza (firmato da Giuseppe Valditara e Mario Baldassarri) che puntava a incentivare il prepensionamento dei docenti, già in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi per la pensione di anzianità, mediante l'attribuzione di un contributo figurativo di due anni (si veda ItaliaOggi del 20 ottobre scorso). Tra gli oltre 750 emendamenti alla Finanziaria, questo è stato giudicato estraneo alla materia. Un giudizio che nasconderebbe però anche una valutazione politica, visto lo scontro in atto all'interno del Pdl sulla funzione della manovra di quest'anno, con i finiani, capeggiati dal presidente della commissione finanze del senato, impegnanti a dare una svolta alla Finanziaria: dalla riduzione dell'Irap alle imprese agli sgravi per le famiglie numerose. Dentro la manovra alternativa c'erano anche i prepensionamenti. Che probabilmente saranno ripresentanti come emendamento, e la decisione sarà presa in queste ore, al disegno di legge di conversione del dl salvaprecari, anch'esso approdato a Palazzo Madama. Ma vediamo cosa prevede la proposta che ha già raccolto i L'intenzione è di incentivare il pensionamento dei docenti ma limitando tale incentivo( due anni di contribuzione figurativa per il solo anno 2010) esclusivamente a quelli che non abbiano ancora i requisiti anagrafici e contributivi per il diritto al trattamento pensionistico di anzianità o non abbiano ancora maturato il massimo della contribuzione utile a pensione (40). L'emendamento proposto recita,infatti, testualmente: dopo il comma 4, aggiungere i seguenti:«4-bis. Il personale docente delle scuole statali che, entro il 31 gennaio 2010, con decorrenza dal successivo 1° settembre rassegni le dimissioni volontarie dall'impiego, può domandare di accedere al trattamento pensionistico di anzianità, in presenza di una anzianità contributiva pari o superiore ad anni 34 e di una età pari o superiore a 59, di una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e di una età pari o superiore a 58 anni, oppure in presenta di una anzianità contributiva pari o superiore a 36 anni e di una età pari o superiore a 57 anni, oppure, indipendentemente dall'età, in presenza di un requisito di anzianità pari o superiore a 38 anni.

4-ter. Con decreto del ministro dell'istruzione, dell'Università e della ricerca sono determinati i criteri per l'accettazione delle domande di pensionamento fino alla concorrenza della cifra stanziata. Nell'ipotesi di mancata accettazione della domanda il richiedente può rimanere in servizio».
Un emendamento, questo, che per quanto ben lontano da quello auspicato dai docenti anziani e da quanti ritengono non più procrastinabile un ringiovanimento degli insegnati italiani., è stato peraltro dichiarato inammissibile dal presidente della Commissione bilancio, Antonio Azzollini. Una dichiarazione di inammissibilità che non ne consentirà la riproposizione in sede di discussione in aula, discussione che inizierà domani. Da un'analisi dei dati anagrafici e contributivi degli insegnanti, emerge che per incentivare realmente il prepensionamento e ridurre il numero dei docenti ultrasessantenni, i due anni di contribuzione figurativa andrebbero offerti prioritariamente a quanti hanno già i requisiti per accedere nel 2010 al trattamento pensionistico di anzianità ovvero a quanti possono fare valere solo 38 anni di contribuzione utile a pensione. Se così fosse lo smaltimento degli anziani che volontariamente accettassero l'incentivo, assumerebbe una notevole consistenza.
Offrire l'incentivo solo ad una ristretta categoria di docenti (secondo le proiezioni di Azienda Scuola sarebbero circa 20 mila gli interessati), come auspicava l'emendamento Valditara, anziché agli oltre 87 mila che avendo nel corso del 2010 già i requisiti per accedere al trattamento pensionistico di anzianità e una età anagrafica compresa tra i 59 e i 65 anni, ridurrebbe solo di qualche decimale il numero dei docenti e non risolverebbe certamente il problema degli esuberi derivanti dalle ristrutturazioni in corso e da quelle previste nel 2010 (riforma delle superiori). Una estensione, invece, dell'incentivo agli 87 mila docenti in possesso dei requisiti suddetti potrebbero essere l'occasione, ancorché una tantum, per favorire un parziale ricambio generazionale e offrire maggiori speranze a quanti da anni fanno anticamera nelle chilometriche graduatorie permanente. ( FONTE ITALIA OGGI)







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