SICILIA: IL CONCORSO E' IRREGOLARE, MA I PRESIDI SALVANO IL POSTO
Data: Venerd́, 30 ottobre 2009 ore 08:22:41 CET
Argomento: Comunicati


Il concorso è irregolare
 ma i presidi salvano il posto
Errori di sintassi nei temi dei vincitori. Primo sì alla sanatoria
di Salvo Intravaia
 Per i presidi vincitori del concorso annullato dal Cga è in arrivo la sanatoria. Una contromisura preparata in gran fretta dal Parlamento per fugare i timori dei duecento dirigenti scolastici reclutati con le prove selettive del 2006 e che vedono la propria poltrona in bilico. Nel maggio scorso il Consiglio di giustizia amministrativa si è pronunciato a favore di due aspiranti presidi (Maria Antonietta Cucciniello e Giuseppina Gugliotta) estromessi agli scritti. Motivo? Le due sottocommissioni avrebbero «proceduto alla correzione di moltissimi elaborati con una commissione incompleta, in quanto nell´una o nell´altra era assente il presidente». A correggere i compiti erano spesso due soli commissari, perché il presidente era in comune e poteva essere presente soltanto in una delle due sottocommissioni che procedevano in contemporanea. Ecco perché gli atti relativi alle prove scritte sono stati annullati dal Cga.

 Per eseguire la sentenza, un paio di settimane fa, il direttore dell´Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, ha nominato una nuova commissione che riesaminasse i compiti dei due esclusi. Circostanza che ha fatto correre un brivido sulla schiena dei presidi in sella ormai da tre anni. «Ci giungono voci preoccupate - racconta Gioacchino Genuardi, presidente dell´Anp di Palermo - da colleghi vincitori del concorso, che temono gli effetti dell´annullamento dei verbali di valutazione delle prove concorsuali». Prove censurate per numerose e singolari anomalie. Dalle due sentenze emerge che «il tempo medio di correzione di ogni singolo elaborato si aggirava sempre intorno ai due minuti e 30 secondi, insufficiente per la correzione di compiti composti da otto o dieci facciate». Ma non solo: «L´elaborato numero 1003 è stato valutato positivamente, nonostante fosse costellato di errori grammaticali e di sintassi» e altri tre «sono stati valutati positivamente, nonostante contenessero chiari segni di identificazione, per cui i candidati che li avevano redatti avrebbero dovuto essere esclusi dal concorso».
 


 Ora la complessa vicenda potrebbe essere chiusa da una leggina. La settimana scorsa, nel corso della conversione del decreto salva-precari, la Camera ha approvato un emendamento proposto da 15 deputati, quasi tutti siciliani e del Pdl, che sembra nato per vanificare la sentenza del Cga. «L´annullamento di atti delle procedure concorsuali ordinarie e riservate a posti di dirigente scolastico (…) non incide - afferma l´emendamento che dovrà ottenere l´ok del Senato - sulle posizioni giuridiche acquisite dai candidati dei predetti concorsi che (…) sono stati assunti in servizio». Chi ha superato il concorso, in pratica, rimarrà al proprio posto. E gli aspiranti presidi che hanno vinto il ricorso? Saranno nominati sui posti vacanti «a decorrere dall´anno scolastico 2010-2011».

 «È tutto spaventosamente incostituzionale», commenta Caterina Giunta, l´avvocato che assieme al collega Francesco Tinaglia ha patrocinato i due ricorsi. «La sentenza del Cga - sostiene il legale - ha annullato l´intero concorso». Invece il provvedimento ha avuto un´applicazione soft. E il 20 ottobre la commissione nominata da Di Stefano ha corretto nuovamente i compiti dei due professori «ma senza garantire l´anonimato», accusa l´avvocato Giunta. E li ha bocciati ancora. L´ultima parola spetta al presidente del Cga, Alberto Berruti: i due avvocati hanno chiesto il «giudizio di ottemperanza», che porterebbe all´annullamento del concorso e, in caso di inerzia dell´amministrazione scolastica, alla nomina di un commissario ad acta che applichi la sentenza.    
(28 ottobre 2009)






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-18496.html