Android 2.0, prosegue la caccia all’iPhone
Data: Mercoledì, 28 ottobre 2009 ore 21:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


La Open Handset Alliance (Oha), il mega consorzio industriale capeggiato da Google, ha rilasciato oggi l’evoluzione della piattaforma open source per dispositivi mobili Android, la versione 2.0, nome in codice Eclaire (in italiano, cannolo). Il software development kit, scaricabile dal sito Android, è in realtà una novità destinata principalmente agli sviluppatori di applicativi e software. Ma nel giro di pochi mesi dovrebbero giungere sugli scaffali dei negozi di telefonia i primi esemplari mossi dal sistema operativo aggiornato.

NOVITÀ - Le principali novità del kit di sviluppo software di Android 2.0 sono, almeno per gli utenti finali, la predisposizione allo schermo a tocco multiplo (multitouch), la possibilità di utilizzare la connessione wireless Bluetooth 2.1 per trasmettere contenuti con altri dispositivi, la possibilità di effettuare una ricerca anche negli sms e mms, e la gestione multipla degli account di posta elettronica – tutti riversabili su GMail, il servizio di posta di Google. Migliorie sono state apportate anche alla fotocamera, che ora supporta anche lo zoom digitale e il flash, e al browser compatibile con il linguaggio html5.

INERZIA - Più che i singoli miglioramenti, che al momento non fanno di Android 2.0 il sistema operativo (né le sue incarnazioni) più performante sulla scena – ancora dominata dall’iPhone di Apple –, quello che fa notizia è la rapidità con cui la Oha distribuisce le versioni aggiornate. Se la prima istanza di Android è datata novembre 2007, la seconda (la 1.1) risale al febbraio 2009, la terza (la 1.5) ad aprile 2009, la quarta (1.6) è del settembre scorso ed già stata implementata nei dispositivi griffati Htc (i modelli Dream e Magic). A meno di due mesi dalla 1.6, nota anche come Donut (ciambella, a Mountain View devono avere la predilezione per i dolci), ecco quindi la 2.0. Con un consorzio industriale di oltre trenta aziende leader nei vari settori della telefonia mobile a far da volano (dai produttori di hardware, agli operatori telefonici, agli sviluppatori di middleware), l’inerzia che sta prendendo la piattaforma basata su Linux è straordinaria.

IL PREMIO - Non a caso uno dei modelli basati sulla prima versione di Android (l’Htc Hero) ha già vinto il premio di gadget dell’anno nel 2009 secondo i giudizi della rivista di tecnofili inglese T3. Un premio dato evidentemente in prospettiva: a questa andatura il sorpasso ai danni del rivale di casa Apple non dovrebbe tardare molto, nonostante l’iPhone presenti per gli sviluppatori l’indubbio vantaggio di conoscere con precisione su quale hardware girerà il software, che potrà quindi essere facilmente ottimizzato per il singolo dispositivo. Android invece, funzionando su molti terminali diversi – saranno 18 smartphone differenti entro la fine del 2009 – lascia i programmatori indipendenti (cioè non appartenenti a qualche vendor come Htc o Motorola) con l’incertezza dell’effettivo funzionamento del software sui vari hardware. Almeno fino alla prossima release. (da corriere.it)

Gabriele De Palma





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