Manifestazione 23 ottobre 2009 - Onda anomala ad Alessandria
Data: Martedì, 27 ottobre 2009 ore 17:24:38 CET
Argomento: I video della scuola


Manifestazione dell'Onda Anomala ad Alessandria contro la riforma Gelmini e i suoi tagli alla scuola pubblica. 23 ottobre 2009.

Il comunicato stampa dell'Onda:

Questa mattina abbiamo attraversato la città con un corteo che ha gridato il suo dissenso verso i tagli operati dal governo alla scuola pubblica, ma anche verso l'intollerabile clima di razzismo che si sta cercando di instaurare all'interno delle nostre scuole attraverso leggi e provvedimenti.
Una manifestazione che ha avuto molteplici voci: dagli studenti ai precari, dagli insegnanti delle elementari ai ricercatori, tutti determinati a riprendersi spazi di libertà e espressione di fronte alla dismissione della scuola.
Qualcosa però è parso da subito strano: il massiccio e ingiustificato schieramento delle forze del' ordine, sia agli estremi del corteo che davanti al provveditorato, dove era schierato un cordone di polizia in assetto antisommossa.
Mai avevamo assistito in Alessandria alla vera e propria militarizzazione del centro cittadino a fronte di una manifestazione studentesca, anche se forse avremmo dovuto aspettarcelo dopo le scandalosa richiesta da parte del sindaco Fabbio, di una fideiussione di 30.000€ alla CIGL per poter manifestare per la città. Oppure, avremmo dovuto aspettarci la richiesta da parte del preside dell'istituto Saluzzo, Domenico Picchio, di far caricare il corteo nel caso si fosse tentata l'occupazione.
Questa si è dimostrata essere la grande democrazia a cui si richiamano preside e istituzioni: l'uso dei manganelli su studenti giovani e giovanissimi, un fatto gravissimo e vergognoso a cui mai avremmo pensato di assistere. Chi si riempie da sempre la bocca di parole come "democrazia" e "libertà" ha dimostrato oggi il suo vero volto.
Gli studenti, oggi, si sarebbero legittimamente riappropriati della scuola per costruire un'autogestione vera e partecipata, per ribadire che la difesa della scuola e del proprio futuro non è più rimandabile.
Evidentemente però per Picchio e questura si sarebbe trattato di un gesto fortemente antidemocratico e inappropriato: meglio caricare e manganellare gli studenti, come è successo quando il corteo si è diretto verso l'entrata dell'istituto.
Provare a costruire un'alternativa, a prendere coscienza, a confrontarsi e ad agire: questa è per noi l'autogestione, un momento di vera democrazia a cui si è deciso di rispondere come ad un pericoloso reato.
Se la democrazia di questo paese, del Comune e del preside Picchio è quella delle manganellate, noi rispondiamo che non abbiamo paura, che manganelli e denunce non ci spaventano e che gli illegali sono coloro che cercano di fermare la democrazia e òa libertà con la repressione. Di fronte ad un fatto così grave e vergognoso chiediamo a cittadini e associazioni di prendere parola in merito ai fatti di questa mattina, di fronte all'uso indiscriminato della violenza contro qualsiasi forma di protesta e dissenso che turbi l'ipocrisia di una città e di un paese in cui tutto va bene.
Stiamo difendendo il nostro futuro e se questa è la risposta, sappiatelo: noi non abbiamo paura.
Alle istituzioni, alla polizia, a Picchio diciamo che la scuola è di chi la vive sulla propria pelle ogni giorno e ce la riprenderemo.
L'onda non si ferma!

Onda Anomala Alessandria






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