A volte ricordare serve, soprattutto perchè questa richiesta è stata sempre snobbata da tutti i sindacati della scuola. Di seguito oltre al comunicato stampa troverete la lettera di Professione Insegnante alla Gelmini e per conoscenza a tutti i prlamentari, nessuno escluso.
Libero Tassella
Comunicato stampa del 29.3.2009 Via i docenti di ruolo alle graduatorie dei precari.
Lo ha chiesto il Gruppo Professione Insegnante con una lettera inviata al Ministro Gelmini. “ Abbiamo fatto una richiesta dettata dalla logica e dal buon senso, un provvedimento legislativo, prima dell’emanazione del decreto sull’aggiornamento e l’integrazione delle graduatorie ad esaurimento, che preveda la cancellazione di tutti i docenti già di ruolo che intasano le graduatorie dei precari”.
“ In questa stagione di crisi e di tagli dissennati vogliamo una graduatoria”, continua Libero Tassella del gruppo profins, “ in cui ci siano solo i docenti precari, per evitare che per alcune classi di concorso e in alcuni contesti territoriali le immissioni in ruolo si riducano alla semplice mobilità territoriale e professionale di docenti già di ruolo, in caso di immissioni in ruolo vogliamo graduatorie in cui tutti i posti vadano ai soli docenti precari”.
“E’ una situazione da sempre denunciata e mai risolta”, conclude Libero Tassella, per l’immobilismo dei sindacati che cercano di tutelare i loro iscritti, per la maggior parte docenti con un contratto già stabilizzato.
Professione Insegnante
Al Ministro dell’Istruzione della Ricerca e dell’Università
On. Maria Stella Gelmini
Roma
Il Gruppo Professione Insegnante chiede un urgente intervento prima dell’emanazione del decreto per l’integrazione e l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, che preveda la cancellazione definitiva, con effetto dall’a.s. 2009/2010 di tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato presenti nelle graduatorie ad esaurimento per altro posto o insegnamento rispetto all’attuale titolarità.
La presenza di docenti di ruolo nelle graduatorie, destinate elettivamente al personale docente precario, costituisce un irrisolto problema che si trascina da tempo e un oggettivo limite alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro ei docenti precari per scorrimento delle graduatorie.
Per alcune tipologie di insegnamento e in alcune realtà territoriali, paradossalmente, le immissioni in ruolo autorizzate e disposte per scorrimento delle graduatorie ad esaurimento ex permanenti si sono ridotte a una mobilità professionale e/o territoriale di docenti già in ruolo da anni, mobilità a loro garantita dall’annuale CCNI.
Per porre fine a una situazione già più volte denunciata, ma lasciata irrisolta, che oltre a limitare le immissioni in ruolo dei docenti ancora precari è di per sé un intralcio e uno ostacolo allo scorrimento delle graduatorie ai fini delle immissioni in ruolo, il gruppo Professione Insegnante, ribadisce alla SV l’urgenza e l’indifferibilità di un provvedimento legislativo.
29.3.2009 Gruppo professione insegnante
Prof Riccardo Princi
Prof Libero Tassella
Professione Insegnante
Comunicato stampa del 29.3.2009Via i docenti di ruolo alle graduatorie dei precari
Lo ha chiesto il Gruppo Professione Insegnante con una lettera inviata al Ministro Gelmini. “ Abbiamo fatto una richiesta dettata dalla logica e dal buon senso, un provvedimento legislativo, prima dell’emanazione del decreto sull’aggiornamento e l’integrazione delle graduatorie ad esaurimento, che preveda la cancellazione di tutti i docenti già di ruolo che intasano le graduatorie dei precari”.
“ In questa stagione di crisi e di tagli dissennati vogliamo una graduatoria”, continua Libero Tassella del gruppo profins, “ in cui ci siano solo i docenti precari, per evitare che per alcune classi di concorso e in alcuni contesti territoriali le immissioni in ruolo si riducano alla semplice mobilità territoriale e professionale di docenti già di ruolo, in caso di immissioni in ruolo vogliamo graduatorie in cui tutti i posti vadano ai soli docenti precari”.
“E’ una situazione da sempre denunciata e mai risolta”, conclude Libero Tassella, per l’immobilismo dei sindacati che cercano di tutelare i loro iscritti, per la maggior parte docenti con un contratto già stabilizzato.
