CONCORSO DIRIGENTI: ''PRUFISSURI, MA DI CHE GIUSTIZIA E LEGALITA' PARRA?"
Data: Domenica, 25 ottobre 2009 ore 08:21:30 CET
Argomento: Opinioni


Prufissuri , ma di che giustizia e legalità parra?
Me lo chiedo anch’io,  di che giustizia e legalità andiamo a parlare, se poi  il nostro Parlamento  fa leggi ad hoc,  per impedire che le sentenze( la giustizia) trovino, dopo il loro pur lungo e dispendioso iter, la doverosa applicazione.
Rivolgersi alla legge comporta quindi solo inutili spese se,  avute le sentenze,  esse vengono immediatamente cassate non da un altro grado di giustizia,  ma da emendamenti introdotti in decreti che ne annullano l’efficacia.
Questo l’epilogo della Storia di un Concorso vergogna:  una legge che svergogna lo Stato e svilisce ogni aspettativa di giustizia.
Del Corso Concorso Ordinario  (Concorso della vergogna)  per Dirigenti Scolastici in Sicilia si è detto di tutto e di più, una cosa,  però,  oramai non può  più essere smentita  da nessuno:   il Concorso della vergogna è stato annullato. Questo ce lo conferma  lo stesso Parlamento Italiano , il quale, però, nel momento stesso in cui ne prende atto,  immediatamente  approva una legge che  annulla l’efficacia delle sentenze ed aggiunge vergogna a vergogna.
I fatti  due sentenze del CGA  definitive annullano il Corso Concorso
∑ la composizione dei collegi sotto nessun profilo poteva ritenersi legittima, e  “il comportamento della Commissione appare in contrasto con il principio, fondamentale dell'ordinamento giuridico in tema di natura di collegio perfetto delle Commissioni giudicatrici dei concorsi (lo sentenzia il CGA);
∑ la commissione esaminatrice del Concorso non ha di fatto proceduto alla correzione degli elaborati  e questo non solo è stato evidenziato dall’affermazione pubblicamente riferita nella trasmissione Mimandaraitre del 16 marzo 2007, da parte del Direttore Regionale G. Di Stefano,  ma è riportato negli stessi  verbali redatti dalla  commissione dai quali emerge, in modo inoppugnabile, che sono stati dedicati  in media 150 secondi per tutte le attività della commissione per singolo elaborato (elaborati di otto pagine di carta protocollo),  attività che vanno dall’apertura delle buste, all’assegnazione degli elaborati alla commissione, alla lettura e revisione degli elaborati, alla valutazione e alla relativa verbalizzazione,  come è confermato dal fatto che  elaborati, pur in presenza di vistosi errori di grammatica e di sintassi, sono stati ammessi con voti medio alti;
∑ l'annullamento di atti generali o collettivi, fondato su  cause indivisibili, opera non solo nei confronti delle parti che sono state in giudizio, ma anche di coloro che, sebbene rimasti estranei al processo, si trovino nelle medesime condizioni dei ricorrenti, posto che un atto sostanzialmente e strutturalmente unitario ed inscindibile non può esistere per taluni e non esistere per altri. Lo dicono le senzenze del Consiglio  Stato (Cfr. per tutte: Cons. di Stato, Ad. Plenaria 11.01.2007, n° 2; Consiglio di Stato, sez. IV, 23.11.2002, n° 6456; Cons. Stato, V Sez., 28 dicembre 1989 n. 910).
Le sentenze, pubblicate nel maggio del 2009, a distanza di mesi di attesa,  perché vengano eseguite necessitano di un ulteriore iter processuale: il ricorso al giudice per l’ottemperanza. (Vergogna, solo in Italia questo avviene) I ricorrenti sono costretti a rivolgersi al tribunale per  chiedere che le sentenze vengano eseguite, nel frattempo i poveri vincitori del concorso della vergogna trovano spalle potenti su cui riversare lacrime: sabato 17 ottobre si riuniscono  con l’on.le Firrarello,  il quale promette loro il suo aulico intervento:  un emendamento da inserire nel decreto salva precari.  E con quale celerità, mercoledì sera si consuma un altro oltraggio nei confronti della giustizia e della legalità: Il decreto salva precari passa alla Camera e dentro è inserito l’emendamento promesso,  il salva Dirigenti  abusivi della Sicilia. (che ci “azzeccano” con i precari!!!???)
L'annullamento di atti delle procedure concorsuali ordinarie e riservate a posti di dirigente scolastico indette antecedentemente all'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 2008, n. 140, non incide sulle posizioni giuridiche acquisite dai candidati dei predetti concorsi che in quanto vincitori o idonei sono stati assunti in servizio.
Questo l’emendamento che dice  chiaramente che  i tribunali i giudici e le sentenze non servono a niente.
Un emendamento ad hoc, quindi, per impedire che le sentenze vengano applicate. (d’altra parte oramai nel Parlamento italiano questa non rappresenta certamente l’eccezione ma la costante).
Signori Dirigenti “emendati” : bravi, ce l’avete fatta, godetevi questa vittoria, sarà la scuola nelle sue componenti più sane a farvene vergognare.
Il coordinamento






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