Vescovo denuncia: ''In Sudan i cristiani vengono crocifissi ''
Data: Venerd́, 23 ottobre 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Mons. Hiiboro Kussala, vescovo della diocesi meridionale di Tombura Yambio, racconta: "Il 13 agosto scorso i ribelli sono entrati in chiesa ed hanno preso degli ostaggi. Mentre fuggivano ne hanno crocifissi agli alberi. Si verificano tanti drammi come questo. Alcuni di loro sono stati istruiti da al Qaeda in Afghanistan"

- Sconvolgente denuncia di mons. Hiiboro Kussala, vescovo della diocesi meridionale di Tombura Yambio, che partecipa ai lavori del sinodo sull’Africa in corso in Vaticano: i cristiani vengono ancora crocifissi in Sudan.


“Il 13 agosto scorso - racconta il presule ai microfoni di ‘Radio vaticana’ - i ribelli sono entrati nella chiesa della mia parrocchia ed hanno preso tante persone in ostaggio. Mentre fuggivano nella foresta, ne hanno uccise sette: li hanno crocifissi agli alberi. Si verificano tanti drammi come questo. Alcuni di loro sono stati istruiti da al Qaeda in Afghanistan: sono contro la Chiesa. Il progetto è intimidire i cristiani. Noi - prosegue il vescovo sudanese - viviamo proprio in questo senso, perché stanno uccidendo la gente, bruciano le loro case, le chiese: questo è martirio”.


‘Radio vaticana’ ricorda che il Sudan è spaccato tra un Nord prevalentemente arabo che ha imposto la legge coranica e un Sud cristiano animista. Le elezioni politiche, previste dagli accordi di pace del 2005, dovrebbero svolgersi entro il 2010, mentre per il 2011 è fissato un referendum per l’autodeterminazione del Sud. Ma l’appuntamento con le urne è messo a rischio dalle continue violenze perpetrate da gruppi ribelli legati al governo di Khartoum.

da www.quotidiano.net







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