GRADUATORIE AD ESAURIMENTO SALVE: MA CHI LE AVEVA MINACCIATE?!
Data: Giovedì, 22 ottobre 2009 ore 14:01:12 CEST
Argomento: Opinioni


Certo che aveva proprio ragione Gesualdo Bufalino: il linguaggio è uno strumento ambiguo che si presta a tante e varie interpretazioni. E porta anche al montare di casi che casi non sono, bensì semplicemente frutto di erronee, e non si sa quanto in malafede, interpretazioni delle parole.
La frase in questione è, nel caso attuale, "in alcun caso". Cioè nel decreto legge salva precari c'era originariamente una clausola che recitava così: "I contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze previste dai commi 1, 2 e 3, in quanto necessari per garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo, non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianita' utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo."

Ne è venuta fuori una questione fiume, di quella mastodontica, nel senso che, si è pensato, il governo volesse pararsi il colpo dalla pretesa, da parte dei precari, di eventuali assunzioni. I maligni hanno sussurrato che si attentava, con questa clausola, alle stesse graduatorie ad esaurimento, negando che tramite esse si potesse essere, alfine, assunti. Macchè, era tutto un equivoco, come ben chiarisce oggi il segretario cisl Francesco Scrima: "Non ci pare, in verità, che la formulazione originaria del testo di legge mettesse a rischio l'opportunità di assunzione tramite graduatorie ad esaurimento: si limitava infatti ad escludere la possibilità che un contratto a tempo determinato potesse trasformarsi in uno a tempo indeterminato al di fuori delle ordinarie procedure di reclutamento (i due consueti canali dei concorsi o delle graduatorie)."

In sintesi, siccome si stanno creando graduatorie prioritarie, cioè nuove graduatorie, si voleva escludere che tramite queste ne potessero venire fuori assunzioni. Le assunzioni non riguardano queste graduatorie salvaprecari, bensì le graduatorie ad esaurimento e quelle del concorso ordinario.

Niente di nuovo sotto il sole. Eliminato "in alcun caso" e tutto ok. Non è stato approvato alcun emendamento per trasformare i contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, questo avverrà naturalmente per naturale scorrimento di graduatoria. Le graduatorie ad esaurimento non sono salve, nessuno ha attentato alla loro esistenza, E' sempre la solita Italia, confusionaria, imbrogliona e fumosa. Too much ado about nothing.

 

Silvana La Porta

 

ECCO LA DICHIARAZIONE DI FRANCESCO SCRIMA
 Parlamento e precari - Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

Non è esaltante il dibattito che si trascina in queste ore a Montecitorio sul "decreto precari": ancora una volta si raccoglie la sgradevole impressione di una superficiale conoscenza delle questioni che si discutono, spesso piegate in modo forzoso a ragioni di mera polemica.

Sorprende, in particolare, l'enfasi con cui si commenta la formulazione del primo comma del decreto, che assicurerebbe non si sa bene quali nuove garanzie ai precari, sventando non si sa bene quali attentati alle loro prospettive di assunzione in ruolo: ai precari, in realtà, viene garantito quello che già oggi hanno, cioè la possibilità di entrare in ruolo, in futuro, se saranno autorizzate le assunzioni che stiamo chiedendo con forza, anche in questi giorni, al Governo.

Non ci pare, in verità, che la formulazione originaria del testo di legge mettesse a rischio tale opportunità: si limitava infatti ad escludere la possibilità che un contratto a tempo determinato potesse trasformarsi in uno a tempo indeterminato al di fuori delle ordinarie procedure di reclutamento (i due consueti canali dei concorsi o delle graduatorie).

E' probabile che letture diverse e "allarmate" siano dovute anche al travisamento del testo operato da autorevoli parlamentari di maggioranza nel corso del dibattito in Commissione, che lascia francamente sconcertati.

Per la CISL Scuola restano urgenti e necessarie le misure che permettono di far fronte, sia pure in modo parziale e limitato, all'emergenza dei precari rimasti senza contratto.

Parimenti urgente e necessario è un provvedimento che eviti di lasciare il reclutamento dei precari in balia del contenzioso e delle sentenze dei tribunali amministrativi, in una triste e infinita guerra fra poveri.

Roma, 21 ottobre 2009

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola







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