IN ''VIOLA DI MARE'' VALERIA SOLARINO UOMO PER AMORE DI UNA DONNA
Data: Giovedì, 22 ottobre 2009 ore 12:40:57 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 CINEMA: FESTIVAL ROMA, IN 'VIOLA DI MARE' SOLARINO UOMO PER AMORE DI UNA DONNA
 
     
Roma, 16 ott. (Adnkronos/Cinematografo.it) - "Non parlo mai di politica perche' non la faccio, e penso che tutti dovrebbero lasciarla ai politici. Cerco di affrontare i problemi attraverso il cinema, soprattutto con film come questo, in cui all'inizio non credeva nessuno''. Cosi' Maria Grazia Cucinotta glissa riguardo alle domande sulla bocciatura della legge contro l'omofobia, definendo la sua ultima opera da produttrice 'Viola di mare' come ''una storia d'amore pulita e sincera, che ti fa dimenticare il sesso delle persone che la vivono''. Il film, tratto dal romanzo 'Minchia di re' di Giacomo Pilati e diretto da Donatella Maiorca, esce oggi in 100 copie per Medusa e racconta la passione nata tra due donne nella Sicilia dell''800.
Un contesto naturalmente troppo conservatore per accettare una relazione cosi' rivoluzionaria, e incapace di reagire in alcun modo se non costringendo una di loro a fingersi uomo. Una vicenda tramandata alla letteratura dalle voci popolari e che nel suo ''essere vera'', secondo la regista, trova la sua attualita': ''E' una grande storia d'amore e liberta', in cui si parla di un virus latente nell'umanita' come il razzismo o la violenza nei confronti dei diversi, che viene fuori in diversi periodi storici e rimane un tema attuale oggi come allora''. Per le protagoniste, Valeria Solarino e Isabella Ragonese, si tratta pero' di un film che va oltre i problemi contingenti. ''Certo, si tratta di una relazione omosessuale perche' coinvolge due donne, ma penso che rappresenti l'amore come dovrebbe essere, cioe' tra due esseri umani, senza dare per forza etichette e nomi alle cose'', spiega la Solarino, a cui fa eco la produttrice ''il film dice che bisogna lasciare chi si ama libero di amarsi, perche' l'amore viene dal cuore, e negare questo a una persona e' come ucciderla''.
Anche la colonna sonora si basa dunque su un tema romantico, ma ''con accelerazioni rock'' - come le definisce Donatella Maiorca - affidate al sound di Gianna Nannini. ''Volevo uscire dal luogo comune della connotazione etnica - spiega la cantante - anche se ho studiato e amo la musica delle tradizioni popolari. Anche il rock oggi e' un musica popolare, quindi mi e' venuto naturale inserirlo in uno score ispirato ai suoni della stessa isola in cui e' stato girato il film''.
 
Una storia d’amore fra due donne, ci dice la regista Donatella Maiorca, e non una storia lesbica. Angela non ama le donne, ama Sara. E’ lei l’amore della sua vita e per difendere questo sentimento farà di tutto, anche trasformarsi in un uomo.
 Siamo a Favignana, nella Sicilia del 1860, Angela (Valeria Solarino) è perdutamente innamorata e ricambiata di Sara (Isabella Ragonese). Ma la vergogna che la relazione fra queste due donne, cresciute bambine insieme, porta sull’isola è insostenibile. In particolare per i genitori di Angela. Una storia di soprusi, identità negate e violenza. Ma anche una grande storia d’amore dove Angela diventerà Angelo pur di restare vicino a colei con cui vuole condividere la sua esistenza. Il film è tratto dal libro ‘Minchia di re’ di Giacomo Pilati, e Donatella Maiorca ritorna alla regia a dieci anni di distanza da "Viol@". La protagonista Valeria Solarino ci dice che: “Sì, spero che il film faccia scandalo, sarebbe il più grande successo che potremmo ottenere”.



Valeria Solarino perché spera nello scandalo, quando la maggior parte degli attori o registi cercano di evitarlo?
 Troppi preconcetti, molta ignoranza: quando si parla di amore fra donne scattano in automatico. Per esempio non ci hanno permesso di girare una scena nella chiesa del paese, perché la ritenevano non in linea con il credo e quindi svilente per gli ecclesiasti.

Come si è preparata per questo doppio ruolo di donna e uomo innamorata di una donna?
 Ho tagliato i capelli, ho studiato la camminata e come occupare lo spazio scenico. Per due mesi e mezzo ho amato Sara, sentivo di essermene innamorata profondamente: provavo quella pulsione e il  giorno che è finito il film mi sono ritrovata persa. Che ci faccio ora io con i capelli così? Che è successo in queste settimane? Una esperienza davvero intensa.



La sua più grande difficoltà nel girare questo film?
 Sicuramente uno dei passaggi più difficili è stata la trasformazione in Angelo, quando la famiglia la obbliga a fingersi uomo. Allora il diktat era: puoi fare quello che vuoi, ma l’apparenza deve rimanere intatta. Per tre volte è stata rimessa mano alla sceneggiatura, c’è voluto coraggio a fare il film da un libro così forte. Ne sono molto orgogliosa.

"Viola di Mare" passerà venerdì 16 ottobre alle ore 22.00 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium nella sezione In Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma. Il film sarà nelle sale a partire sempre dal 16 ottobre distribuito da Medusa.
 
 
 






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-18351.html