LTE: modem “quasi” pronti, mercato da costruire
Data: Luned́, 19 ottobre 2009 ore 16:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Le prospettive per il mobile broad band, la banda larga fruibile in mobilità (via rete mobile), sono di allargamento e di espansione. Allargamento per quanto riguarda la banda, reso possibile dall’introduzione della tecnologia LTE e, conseguentemente, espansione del mercato con nuove possibilità di business, nuovi servizi e costi inferiori. Ma quando si potrà parlare concretamente di questa nuova tecnologia? Benché le fonti che trattano l’argomento siano anch’esse in crescita e questo induca a pensare ad un futuro prossimo, in realtà il mercato potrebbe accogliere la novità solo tra quattro-cinque anni.

L’orizzonte è stato illustrato da Stefan Scholtz, CTO di Nokia Siemens Networks, in un’intervista concessa a Dow Jones: primi test entro il 2012, commercializzazione a partire dal 2013-2014. È una tempistica che forse scoraggerà coloro che, in Italia come in altri paesi, stanno ancora attendendo soluzioni di banda larga wireless. La previsione potrebbe essere prudenziale, ma non lontana dal vero: il produttore cinese ZTE, in occasione di Telecom World, ha spiegato che i primi supporti alla connettività LTE (chiavette, schede, eccetera) potrebbero non arrivare prima della fine del 2010.

Chi aspetta un nuovo network di vera banda larga senza fili potrebbe dunque dover pazientare ed aspettare qualche anno. Ma cosa sarà possibile fare con un apparecchio (cellulare, scheda modem per PC) che supporta la tecnologia LTE, almeno sulla carta? Innanzitutto connettersi ad Internet, ad altissima velocità con bassi tempo di latenza, in modo da poter sfruttare il collegamento per il lavoro (consultazione e-mail, scambio documenti Office, eccetera) o l’intrattenimento (dal gaming online tra più utenti ai contenuti disponibili in streaming o per il download).

Si tratta di applicazioni a valore aggiunto, una medaglia che – come sempre – ha due facce, in funzione di chi le percepisce. Per gli operatori di telefonia mobile non è necessario specificarne i motivi: il valore aggiunto è dato dal fatto di poter disporre di una piattaforma utile ad offrire nuovi servizi agli utenti, dalla connettività alla diffusione di contenuti. Per gli utenti è dato dal fatto di poter ottenere “qualcosa di più” (efficienza, velocità di connessione per Internet e per il download di materiale multimediale) dal proprio cellulare o dal PC connesso alla rete mobile.

È su questi presupposti che gli operatori mobili preferiscono LTE al WiMAX: il mercato basato sulle reti mobili appare più promettente e potrebbe sorpassare la già licenziata tecnologia wireless,  nonostante ad  oggi la rete HSDPA non possa vantare una copertura supercapillare e siano in circolazione numerosi modelli di cellulari e smartphone che non vanno oltre all’abbinamento GPRS/EDGE.(da nbtimes.it)

Dario Bonacina







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