PROGETTO «SALVA PRECARI», CONFRONTO APERTO
Data: Venerdì, 16 ottobre 2009 ore 17:25:42 CEST
Argomento: Rassegna stampa


PROGETTO «SALVA PRECARI», CONFRONTO APERTO
Si è svolto l’incontro tra i vertici regionali della scuola siciliana, cioè l’assessore Leanza ed il direttore generale della Regione Patrizia Monterosso, nonché altri funzionari del dipartimento. Per il Miur erano presenti il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Raffaele Zanoli e il dott. Maurizio Gentile, che ha illustrato le caratteristiche tecniche del progetto contenuto nella "Manifestazione di interesse", che mira a dare una risposta occupazionale ai precari, coniugandola con obiettivi quali integrazione degli alunni diversamente abili e prevenzione della dispersione scolastica. L’assessore Leanza ha esposto le varie fasi dell’iniziativa, frutto di numerosi incontri con il ministro Gelmini, dichiarando che il suo primo proposito è quello di promuovere il diritto allo studio degli alunni diversamente abili. Leanza ha dichiarato che l’intervento vuole anche costruire una rete di solidarietà nei confronti dei docenti espulsi dal circuito formativo a seguito dei tagli decisi dal governo. Leanza ha annunciato che prossimamente indirà gli "stati generali" della scuola in Sicilia, e in tal senso inviterà il ministro a partecipare, così come spera di dare spazio a sindacati, associazioni professionali e scuole. Alcuni interventi sono stati rivolti a chiarire gli aspetti amministrativi e tecnici che caratterizzeranno la realizzazione di questo progetto Stato-Regione. È stato evidenziato che le scuole titolari delle procedure contrattuali sono esclusivamente i CTRH e gli Osservatori per la dispersione scolastica individuati con decreto dell’ufficio scolastico provinciale. E’ stato chiarito che avrà valenza extracurriculare. Per quanto concerne il personale ata è stato dichiarato che per ogni microrete vi sarà un assistente amministrativo e non sarà possibile utilizzare la figura del collaboratore scolastico. Il preside Secchi, dell’istituto Campanella Sturzo di Librino, ha denunciato la presenza di 150 alunni disabili nella scuola che dirige e della mancata assegnazione di docenti di sostegno, che difficilmente potrà essere attenuata dal progetto Leanza. La preside Cascio, del Musco, ha messo in evidenza l’insufficiente contrasto della dispersione scolastica, prevalentemente nei primi due anni della scuola superiore, così come ha fatto notare che «non sarà possibile reclutare docenti della scuola dell’infanzia e primaria, in quanto le graduatorie di sostegno sono esaurite e i docenti di lettere e matematica si trovano solo nella scuola secondaria». Diversi presidi hanno fatto notare l’impossibilità di utilizzare docenti di lingua straniera ed altre discipline dal momento che non sono contemplati nel progetto. I presidi Amato e Adernò hanno espresso una posizione di ampia condivisione dell’iniziativa promossa dalla Regione rappresentando l’opportunità che si presenta per ampliare l’offerta formativa scolastica. La preside Maria Trovato è intervenuta per evidenziare l’apprezzamento dell’azione svolta dall’assessore Leanza, pur evidenziando delle perplessità sulla procedura che è stata messa a punto. È intervenuto il presidente dell’Andis di Catania Molino, che ha evidenziato che esiste una posizione di qualche dissenso sulle linee culturali e pedagogiche di un progetto, che non può essere solamente giustificato da un’azione di solidarietà sociale nei confronti dei precari. «I docenti non di ruolo meritano rispetto, ma eravamo nelle condizioni, se si voleva - ha rilevato Molino - di avviare un sereno confronto già da qualche mese e nell’ottica di partire dalle migliori pratiche educative che le scuole siciliane hanno prodotto negli ultimi dieci anni». Il confronto è servito a evidenziare i punti positivi nonché alcune incertezze che caratterizzano questo progetto "salva precari" in Sicilia. Di certo si è dato prova che la scuola catanese e siciliana in generale è ricca e varia e che l’assessore Leanza sarà in futuro nelle condizioni di poter promuovere ulteriori progetti, ferma restando la libertà dei dirigenti scolastici dei docenti e degli organi collegiali di aderire o meno alle varie ipotesi nel quadro dell’offerta formativa di ciascuna scuola.







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