È fatta: iPhone OS 3.12, jailbreaking eseguito
Data: Venerdì, 16 ottobre 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Era già accaduto che piovesse porpora, stavolta la pioggia è nero seppia: iPhone OS versione 3.12 ha appena visto rompere i lucchetti, può essere aperto.

Quando è piovuta porpora, è accaduto che era stato dato alla luce Purplera1n   il programma capace dell' ardua impresa .Poi Iphone OS si è evoluto e l’orizzonte s’è fatto più nero. Per rispondere all’orizzonte nero non ci voleva che un… programma nero, ed eccolo: è Blackra1n, il programma responsabile dell’ultima forzatura di lucchetti.

Basta andare su quella pagina, spiegano, scaricarsi il programma et voilà, “blackra1n è un jailbreak per tutti gli apparecchi dotati del sistema operativo versione 3.12 che si attua in 30 secondi”.

C’è però da stare molto attenti per chi possiede un iPhone 3G o 3GS sbloccato: evitare assolutamente di aggiornare il sistema operativo alla versione 3.12 utilizzando iTunes. Se lo si fa, si perde lo sblocco.

Considerato il prezzo che in Italia viene richiesto per avere un iPhone 3GS, la novità potrebbe farsi interessante per chi ha il sangue freddo e la determinazione di infrangere ogni policy, sia degli operatori che legittimamente lo distribuiscono che di Apple stessa. Inutile nascondere queste possibilità: chi aveva comunque in mente di farlo lo verrebbe comunque a sapere e, se determinato/a, lo farà comunque.

Giova infine ricordare, in ogni caso, che anche se non si è punibili per aver eseguito l’operazione in sé, che non si dispone di alcuna garanzia da parte del costruttore e che, comunque, ogni iPhone (come ogni altro cellulare) ha un numero IMEI, attraverso il quale è possibile ricostruire l’intero percorso fatto dall’apparecchio, da quando è uscito dalla fabbrica sino al momento in cui, dopo l’eventuale jailbreaking, lo si fa “presentare” in rete cellulare.

C’è inoltre da considerare l’aspetto erariale: un iPhone così introdotto in Italia sarebbe fiscalmente illegale in quanto non fatto transitare per la dogana, la quale avrebbe dovuto applicarvi le imposte previste dalla legge. E sarebbe illegalmente esportato dagli Stati Uniti (o altro paese, il concetto è il medesimo).

Occhi aperti, dunque: è comprensibile il gusto del possesso di un iPhone 3GS sbloccato e pagato pochi dollari ma, questo dev’essere chiaro, è un operazione assolutamente non esente né da rischi, né da responsabilità.(da nbtimes.it)

Marco Valerio Principato







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