Sulla questione dell'inserimento a pettine o in coda, l'Anief continua la sua protesta e conferma la manifestazione del prossimo 20 ottobre per chiedere nuove graduatorie per i docenti precari della scuola. L'associazione sindacale, che ha visto accolto dal Tar del Lazio il suo ricorso, con una sentenza che dava al ministero dell'Istruzione 30 giorni di tempo per rivedere le graduatorie stesse, boccia infatti l'emendamento del Pdl al decreto salva-precari approvato ieri in commissione Lavoro della Camera per annullare l'effetto del pronunciamento del Tar e allontanare il rischio commissariamento del Ministero dell'Istruzione.

A giudizio dell'Anief, infatti, l'emendamento per l'inserimento "a pettine" dei prof precari nelle graduatorie nelle province scelte all'atto dell'aggiornamento delle liste, "allontana il decreto legge dal suo fine di garantire la continuità didattica e di salvare i precari".

Il presidente della commissione "ha auspicato che il testo possa essere modificato durante la discussione in aula", lunedì 19 ottobre, "in relazione ai rilievi di costituzionalità mossi per gli effetti retroattivi della norma, e ai possibili nuovi conflitti giurisdizionali".

Anche "il sottosegretario Pizza - prosegue l'Anief - a nome del Governo si è dichiarato disponibile al confronto". Uno spiraglio, dunque, c'è, ma l'associazione sindacale conferma la protesta del 20 ottobre. Entro quella data, chiude l'Anief, è possibile aderire al ricorso presso il Tar del Lazio "per l'inserimento di tutti i precari nelle graduatorie distrettuali e per la remissione alla Corte costituzionale e alla Corte di giustizia europea della norma introdotta in materia di mancata stabilizzazione del personale precario, disparità di trattamento tra cittadini, violazione delle sentenze e delle norme della magistratura comunitaria e italiana".